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Opinioni

Xbox One verrà venduta senza Kinect a 399€, Microsoft cambia rotta

Dopo mesi di rumor è arrivata la conferma ufficiale: niente più Kinect obbligatorio in ogni confezione. Il bundle con la periferica continuerà ad essere venduto, ma il nuovo prezzo attirerà sicuramente più giocatori. Restano però molti dubbi sul futuro di Kinect.
A cura di Marco Paretti
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Phil Spencer

Si rumoreggiava da tempo, addirittura da prima dell'uscita di Xbox One: una versione senza Kinect – la periferica di motion control di Microsoft – era possibile e sarebbe uscita. Bollato come altamente improbabile a causa del forte supporto dell'azienda verso Kinect, il rumor è rimasto in agguato, pronto a saltare fuori al primo segno di cedimento interno. Fino ad oggi.
Microsoft ha infatti annunciato che, a partire dal 9 giugno, sarà disponibile una versione senza Kinect di Xbox One a 399€, 100 in meno rispetto all'edizione standard. Per chi vorrà acquistare il sensore di movimento più avanti, Microsoft metterà in commercio una versione a sé stante della periferica verso la fine dell'anno. Una scelta difficile, ma che secondo Phil Spencer, a capo della divisione Xbox, non scaturisce dalle critiche rivolte a Kinect ma da un genuino interesse nell'ascoltare il feedback dei consumatori.

"Abbiamo capito che volete più possibilità di scelta da Xbox One. Volete una vasta varietà di opzioni nei vostri giochi e nelle esperienze d'intrattenimento, così come volete scelte nella selezione dell'hardware" ha affermato Spencer "Per essere chiari, l'introduzione di questa versione di Xbox One non rappresenta un disinteresse verso Kinect, il sensore rimarrà un'importante parte della nostra visione per il futuro. Molti di voi stanno utilizzando Kinect per Xbox One ogni giorno. Di fatto, più dell'80% dei possessori di Xbox One utilizzano attivamente il sensore, con più di 120 comandi vocali utilizzati ogni mese su ogni console".
Il bundle iniziale, venduto a 499€ con Kinect, continuerà ad essere venduto. Quando Microsoft svelò la sua nuova console a maggio dell'anno scorso, Kinect ricopriva un ruolo ancora più importante per l'esperienza utente, tanto che, secondo l'azienda, doveva per forza essere collegato alla console perché essa potesse accendersi. In seguito alle critiche l'azienda di Redmond ha poi eliminato questa necessità, mantenendo però la sua periferica come un punto fondamentale di tutto l'ecosistema next gen.

La scelta di creare un nuovo bundle porta con sé aspetti positivi e negativi. Da una parte la console Microsoft riesce finalmente ad allinearsi alla concorrenza, proponendosi ad un prezzo identico a Playstation 4 (399€) con la possibilità di acquistare a parte l'accessorio, proprio come la Playstation Eye venduta a 59,99€.
Dall'altra parte, però, questo è l'ennesimo passo indietro da parte dell'azienda su quelli che in primo luogo erano stati i punti forti della nuova Xbox. Se potevamo soprassedere sulla scelta di eliminare la necessità di rimanere sempre connessi ad internet e sul dietrofront dopo il putiferio scatenato dalla questione dei giochi usati, la scelta di tagliare fuori una periferica così importante – almeno secondo le prime presentazioni – dal bundle di base è quantomeno preoccupante. Il supporto al primo Kinect per Xbox 360 era stato infatti molto altalenante, anche a causa della base installata che, seppur notevole, non ha spinto gli sviluppatori a creare esperienze dedicate. L'idea di inserire Kinect 2.0 all'interno di ogni console ha cambiato le carte in tavola: la periferica avrebbe raggiunto le case di tutti i possessori di Xbox One, rendendo molto appetibile (se non fondamentale) lo sviluppo di esperienze ad hoc. D'ora in avanti non sarà più così e, sebbene Microsoft si impegnerà molto nel "convincere" gli sviluppatori a proseguire con questa linea di pensiero, non avrà più la sua arma principale: la diffusione.
Con questa scelta Microsoft non sta di fatto uccidendo Kinect; ci sta dando più scelte per quanto riguarda l'hardware, permettendo a più persone di entrare in contatto con l'ecosistema Xbox ad un prezzo più abbordabile. Quelli che possono ucciderlo, però, sono gli sviluppatori. Ed ora il destino della periferica è nelle loro mani.

Nel corso della giornata Microsoft ha inoltre annunciato diverse novità per quanto riguarda il suo servizio online Xbox Live, forse anche per addolcire un po' la notizia del nuovo bundle. Games with Gold, il servizio che offre due titoli gratuiti ad ogni possessore di un abbonamento Xbox Live, approderà a giugno anche su Xbox One con due piccole perle: Max: The Curse of Brotherhood e Halo: Spartan Assault. Su Xbox 360, invece, i giocatori potranno giocare gratuitamente a Dark Souls, Charlie Murder e Super Street Fighter 4: Arcade Edition.
Microsoft introdurrà inoltre il servizio Deals with Gold, il quale propone sconti esclusivi agli abbonati sull'acquisto di titoli in digital download, anche su Xbox One. "Nei prossimi mesi offriremo sconti tra il 50% e il 70% su alcuni titoli" Spiega Spencer "Il programma continuerà ad esistere anche su Xbox 360, mentre sulla nuova console lanceremo una sorta di stanza VIP dedicata agli abbonati ad Xbox Live nella quale offriremo giochi gratuiti, sconti e altri benefici".
Solo il tempo saprà dirci se le scelte di Microsoft riusciranno davvero a far ingranare le vendite della console facendola diventare davvero competitiva nei confronti della rivale giapponese.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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