Dopo soli dieci minuti dall'inizio dell'ultimo Nintendo Direct – brevi conferenze pre-registrate nelle quali l'azienda di Kyoto annuncia nuovi dettagli sui suoi prodotti – i puzzle game presentati erano già tre. Tutti cloni di Candy Crush Saga. Nintendo continua a sommergere i fan con nuovi annunci, nuovi prodotti e nuove proposte, ma è davvero questa la strada per risollevarsi da una crisi sempre più nera?
Puzzle game e free to play, questi sono i trend in forte crescita, almeno secondo le ultime conferenze dall'azienda di Mario e Co. Una scelta, quella di puntare su titoli gratuiti, semplice e veloci, che stona con l'avversione totale nei confronti dell'ecosistema smartphone/tablet più volte respinto con forza da Nintendo.
L'azienda giapponese continua a rifiutare uno sbarco su App Store o Play Store, eppure produce a ritmo serrato titoli destinati al Nintendo 3DS che, semplicemente, rappresentano giochi mobile travestiti da titoli per console portatile. Vista la crisi delle sue console, in particolare di Wii U, Nintendo dovrebbe pensare ad un veloce cambio di mentalità, anche perché con molta probabilità su App Store monetizzerebbe decisamente di più con titoli del calibro di Pokémon Shuffle o Puzzle and Dragons.
La salvezza dell'ammiraglia Wii U, invece, è affidata alle ormai famose statuette dotate di chip NFC: gli Amiibo. "Così Nintendo salverà le sorti di Wii U" avevamo scritto qualche mese fa. Il problema è che ora le statuette stanno invadendo un po' tutti i titoli in uscita, anche quelli che, francamente, non necessiterebbero un'interazione "fisica".
E così nel prossimo capitolo di Ace Combat – un videogioco dove si pilotano aerei da guerra – utilizziamo la statuetta di Mario per cambiare lo stile della carena del veicolo. All'inizio, però, l'obiettivo degli Amiibo non era questo; le statuette trovano molto più senso in titoli come Super Smash Bros, dove vengono utilizzate per portarsi sempre con sé i propri personaggi con le loro caratteristiche uniche, frutto di lunghi allenamenti.
Dall'altro lato, Nintendo tenta di risollevare le sorti di Wii U grazie a titoli che possano smuovere l'attenzione dei fan (e non) dell'azienda, proponendo timide soluzioni innovative come Splatoon. Si tratta di uno sparatutto in terza persona basato sulla pittura, che si allontana dal classico "uccidi più nemici per vincere" in favore di un "vince chi colora di più". Ai fucili si sostituiscono armi lancia-vernice e i protagonisti sono in grado di trasformarsi in polpi capaci di nuotare nel colore. Splatoon uscirà il prossimo maggio, ma Nintendo dovrà inventarsi qualcos'altro per migliorare la sua situazione.
Dal punto di vista della console portatile, il Nintendo 3DS, la situazione è solo apparentemente migliore. Se è vero che le vendite procedono e il software vende bene, l'ambiente si è frammentato forse un po' troppo. Dopo il classico 3DS, infatti, Nintendo ha pubblicato due nuove versioni della console portatile – il Nintendo 3DS XL e il Nintendo 2DS – e ora si accinge a lanciarne una quarta e una quinta: il New Nintendo 3DS e il New Nintendo 3DS XL.
Peraltro, in quest'ultimo caso, non cambiano solo scocca esterna e dimensioni ma anche le effettive capacità della console. Un processore più performante e un chip NFC permetteranno di giocare a titoli esclusivamente dedicati alla nuova console e di utilizzare i sopracitati Amiibo. Con buona pace di chi, fin dal primo giorno, ha creduto in Nintendo acquistando la console al lancio. E che ora si ritrova tagliato fuori.
I remake di Zelda, i free to play e i puzzle game non rappresentano sicuramente i miracoli di cui Nintendo ha bisogno. Nel corso del 2014 le console di Mario hanno accolto alcune perle notevoli, Bayonetta 2 su tutte, in grado di risollevare per poco la nomea di Wii U. Il 2015, a parte alcuni sprazzi di luce, non promette nulla di così grandioso. Forse Xenoblade Chronicles e Splatoon, ma il resto ricade nel "bello, ma nulla di che".
A Nintendo servono killer application, titoli in grado di guidare le vendite del proprio hardware, troppo indietro rispetto alle milioni di console vendute da Microsoft e Sony, peraltro entrate dopo un anno nel mercato di Wii U. Ci sono Zelda, Mario e un nuovo 3DS. Il Direct di oggi si è concluso con l'annuncio di Iron Fall: Invasion, uno sparatutto in terza persona per 3DS che tecnicamente non sembra raggiungere nemmeno i Modern Combat presenti su App Store. Non c'è né capo né coda nella strategia di Nintendo, solo un grande caos di annunci. Ma l'azienda giapponese può fare meglio di così, tutti gli appassionati lo sanno.