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Opinioni

La Russia vieta la vendita di The Sims 4 ai minori a causa delle relazioni omosessuali

Dal 2000 la serie permette di avere relazioni gay all’interno del gioco, un elemento che al governo di Putin non è andato giù. La simulazione di vita uscirà in Russia con il bollino 18+, tagliando fuori una vasta fetta di mercato in un paese che non fa altro che criminalizzare l’omosessualità.
A cura di Marco Paretti
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The Sims 4

Da diverso tempo le relazioni omosessuali sono quotidianamente al centro delle notizie di cronaca, era quindi prevedibile che prima o poi il polverone mediatico in merito ai rapporti gay raggiungesse anche l'ambito videoludico. Ieri vi abbiamo parlato del brutto scivolone di Nintendo riguardo alla non inclusione dei matrimoni gay all'interno di Tomodachi Life, al quale sono seguite ulteriori scuse da parte dell'azienda che però continua a non voler parlare apertamente di rapporti omosessuali. Oggi arriva una notizia ancora più preoccupante da una nazione che negli ultimi mesi ha fatto parlare molto di sé a causa delle sue politiche contro la comunità LGBT, la Russia.
La patria di Putin ha infatti valutato il prossimo episodio della serie – The Sims 4, in uscita prossimamente – con un "18+" a causa dei rapporti omosessuali che il gioco, a differenza del simulatore Nintendo, permette di avere. Con questa mossa il governo proibisce di fatto la vendita del titolo ai più giovani, elemento che stona parecchio con la natura stessa del gioco, da sempre molto allegra ed ironica.

La notizia arriva direttamente dall'account Twitter russo di The Sims, il quale ha poi specificato tramite un ulteriore tweet che "la classificazione è stata assegnata secondo la legge 436-FZ sulla protezione dei minori contro le informazioni potenzialmente lesive per la loro salute e il loro sviluppo".
La legge, in vigore dal settembre del 2012, è già stata oggetto di diverse contestazioni da ogni parte del mondo perché essenzialmente criminalizza l'orientamento sessuale di una persona ed incoraggia la violenza contro la comunità LGBT russa. La legge è stata fortemente criticata anche durante gli ultimi giochi olimpici di Sochi ed ha più volte sollevato dubbi sulla sicurezza di alcuni atleti partecipanti.

The Sims

I diversi episodi della serie The Sims usciti finora sono stati classificati come adatti ad un pubblico dai 13 anni (USA) ai 15 anni (Australia), mentre in Germania The Sims 3 era consigliato ad un pubblico dai 6 anni in su. Gli sviluppatori hanno incluso la possibilità di avere relazioni tra personaggi dello stesso sesso dal 2000.
Dare a The Sims 4 una classificazione del genere vuol dire metterlo alla pari con titoli caratterizzati da violenza, utilizzo di droghe, sesso, prostituzione e linguaggio offensivo. Ancora una volta il governo russo sta, di fatto, criminalizzando l'omosessualità.

Non è però chiaro quanto questa decisione influirà sulle vendite del gioco. Se anche i negozianti russi si rifiutassero di vendere The Sims 4 ai minori, il fenomeno della pirateria è incredibilmente diffuso nel paese e alcuni giocatori potrebbero riuscire ad acquistarlo in qualche nazione vicina.
Era inevitabile che la controversia sulle relazioni omosessuali confluisse anche nel mondo videoludico, ma se già risulta preoccupante il fatto che un'azienda come Nintendo reputi un tabù parlare di certi argomenti nel 2014, fa ancora più impressione e raccapriccio che una nazione come la Russia continui imperterrita nella sua lotta contro la comunità LGBT e nel suo tentativo di criminalizzare quella che, a tutti gli effetti, è una vera e propria realtà culturale. Se quindi il far finta di non vedere un'intera fetta di popolazione di Nintendo è già di per sé anacronistico, il continuo impegno nella repressione dell'omosessualità in tutti i campi da parte della Russia è totalmente assurdo.
I videogiochi sono di tutti ed è fondamentale che essi rimangano liberi ed indipendenti dai pregiudizi, così come è fondamentale che vengano utilizzati per promuovere l'apertura mentale e non per fomentare la repressione.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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