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Opinioni

Giocare ai videogiochi può aumentare le dimensioni del cervello e migliorare alcune capacità cognitive

Diversi studi hanno dimostrato che i videogiochi possono migliorare alcune funzioni cognitive e persino portare ad un ispessimento della corteccia celebrale. Si parla di giochi storici del calibro di Pacman e Super Mario, ma anche successi degli ultimi anni come Call of Duty.
A cura di Marco Paretti
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Videogiochi Cervello

Un videogioco al giorno toglie il medico di torno. Una frase che può suonare strana, ma che invece è supportata da diversi studi in grado di dimostrare inequivocabilmente una cosa: giocare fa bene. Che i videogiochi potessero aiutare a trattare diverse patologie in campo medico è già stato ampiamente provato, ma che potessero far bene anche nel quotidiano rafforzando la memoria, alleviando lo stress e aumentando la densità celebrale è un dato forse non nuovo, ma non per questo meno interessante.
L'infografica creata e pubblicata da Liberty Games mette insieme diversi studi scientifici sugli effetti positivi dei videogiochi. Cercavate un modo per giustificare le ore passate a giocare a Call of Duty? Eccovi accontentati.

Secondo queste ricerche – pubblicate su testate del calibro di National Geographic, BBC e The Guardian – negli ultimi 12 mesi il 40% della popolazione online ha giocato almeno un videogioco, con una divisione di generi che ormai quasi si equivale: il 54% di uomini contro il 46% di donne. Il 20% dei genitori ha inoltre affermato di videogiocare insieme ai propri bambini per godere degli effetti benefici.
Il cervello è però l'organo che maggiormente risente dell'influenza dei videogiochi sulla salute; una sessione videoludica – per esempio giocare 30 minuti al giorno per due mesi a Super Mario 64 – aiuta ad incrementare la corteccia frontale, l'ippocampo e il cervelletto, influenzando positivamente la pianificazione strategica, la memoria, la navigazione spaziale e le abilità motorie.

Videogiochi Infografica

Giocare per 12 ore – ovviamente non di fila – ad un action game, invece, permette di aumentare drasticamente le abilità di lettura di un bambino dislessico, mentre Pacman può rallentare l'attività del cervello diminuendo l'ansia. In alcuni call center i lavoratori che hanno giocato ad un videogioco chiamato Matrix hanno subito una diminuzione del 17% dello stress, così come il 44% degli adolescenti depressi alle prese con Sparx è riuscito a riprendersi completamente.
Sempre per quanto riguarda il "potenziamento" del cervello, dopo 40 ore passate a giocare ad un gioco di strategia in tempo reale come Starcraft vedremo aumentare la flessibilità del cervello, mentre giocare 30 minuti al giorno per 3 mesi a Tetris ci garantirà un ispessimento di circa mezzo millimetro della corteccia celebrale. Il linguaggio, la memoria e la percezione ne risentiranno positivamente.

Ma i benefici dei videogiochi non si fermano al cervello, sono infatti molti gli organi nei quali è possibile notare dei miglioramenti a livello funzionale dopo una sessione videoludica. Gli occhi, per esempio, godono di una sensibilità migliorata dopo aver giocato a Call of Duty, i giochi sportivi per Wii aiutano a tenere in forma il cuore e i videogiochi frenetici allenano il cervello ad effettuare decisioni rapide, riducendo gli infortuni sportivi. Giocare a titoli come Dance Dance Revolution, infine, ci fa bruciare fino all'800% di calorie in più che restando seduti.
Videogiocare – il giusto e senza esagerare – fa bene allo spirito e al corpo, con benefici ampiamente dimostrati da diversi studi. Quindi bando alle ciance, la sessione quotidiana di Pacman vi attende!

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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