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Opinioni

Child of Light, la recensione del poema interattivo di Ubisoft

Lo studio francese chiama a raccolta illustratori, compositori e artisti per creare un’opera d’arte digitale dalle sfumature dolci e misteriose. Mosso dall’Ubi-Art Framework, Child of Light dimostra ancora una volta le capacità di Ubisoft nel creare esperienze artistiche di alto livello.
A cura di Marco Paretti
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Child of Light

Creare un vero e proprio poema digitale non è sicuramente un compito facile, soprattutto in un'epoca nella quale il settore è diviso tra grandi colossal d'azione e titoli indipendenti dalla forte impronta artistica. Con Child of Light Ubisoft ha comunque deciso di provarci e per farlo ha fuso le sue tecnologie con la creatività e l'abilità di alcuni artisti di fama internazionale. Il risultato è meraviglioso e dimostra che il terreno è ancora fertile per esperienze di questo tipo e che gli strumenti in mano ad Ubisoft rappresentano alcuni dei migliori tool di sviluppo artistici attualmente disponibili nell'industria videoludica.
Child of Light è ambientato all'interno della magica e misteriosa terra di Lemuria, nella quale si risveglierà la piccola Aurora dopo essere spirata la notte del venerdì santo. L'unico modo per tornare dal padre sarà quello di aiutare gli abitanti dello strano paese, sconfiggendo la Regina Nera e recuperando il sole, la luna e le stelle.

Sviluppato da Ubisoft Montreal, uno dei più prolifici studi dell'azienda francese, Child of Light si basa sul meraviglioso Ubi-Art Framework, motore grafico già utilizzato negli ultimi due episodi di Rayman. Qui, però, si mostra sotto tutto un altro aspetto, caratterizzato da acquerelli leggeri e colori che vanno dall'acceso al desaturato, il tutto corredato da un tratto netto e deciso. Osservare il gioco in azione e seguire Aurora nel suo peregrinare attraverso i vari ambienti del mondo di gioco ci farà più volte meravigliare per la bellezza e la ricchezza del comparto tecnico, anche e soprattutto per la sua completezza. L'aspetto stilistico non si ferma infatti alla sola grafica, ma comprende tutto ciò con cui interagiamo all'interno del gioco. I dialoghi, per esempio, sono tutti in rima, sia durante le scene d'intermezzo sia durante le fasi di gameplay; spesso si creano divertenti siparietti tra personaggi che si parlano in questa maniera così poetica. Peraltro non si può che lodare l'ottimo lavoro di traduzione dall'inglese, sicuramente un compito non facile ma che è stato svolto con notevole maestria.
Ma il vero fiore all'occhiello di Child of Light sono le musiche, le quali più di ogni altra cosa aiutano a creare l'atmosfera magica e misteriosa del titolo grazie a semplici melodie di piano accompagnate nelle fasi più concitate dalla Bratislava Symphony Orchestra, capace di aggiungere emozione e potenza al tutto. Le melodie sono state scritte dalla giovane e talentuosa Béatrice Martin, in arte Cœur de Pirate, originaria del Quebec e capace di comporre delle musiche semplicemente perfette, che ci fanno compagnia fin dal menu iniziale prendendoci per mano e accompagnandoci nella magica Lemuria.

Dal punto di vista del gameplay vero e proprio, Child of Light rappresenta un GDR (Gioco di Ruolo, ndr) in due dimensioni con meccaniche di combattimento a metà tra i classici scontri a turni e Grandia, titolo a cui deve molti elementi del gameplay. Sparsi per la mappa di gioco troveremo alcuni nemici che ci sbarreranno la strada, se sceglieremo di affrontarli – scelta consigliata per aumentare di livello – verremo portati alla schermata di combattimento. Qui la parte fondamentale è rappresentata da una barra sul fondo dello schermo sulla quale si muovono le immagini degli alleati e dei nemici, da sinistra verso destra. Gli ultimi centimetri della barra rappresentano la zona d'azione: una volta raggiunta possiamo selezionare l'attacco e, dopo un breve tempo d'attesa variabile a seconda del tipo di attacco, scagliarlo contro gli avversari. Se però veniamo attaccati quando la nostra immagine si trova all'interno della zona d'azione, il nostro attacco viene interrotto e dobbiamo ricominciare tutto da capo. Ad aiutarci sarà il fido Igniculus – controllabile tramite stick analogico destro, touchpad di PS4, touchscreen di Wii U o da un secondo controller – grazie al quale possiamo rallentare i nemici, curare gli alleati o raccogliere oggetti utili sparsi per la schermata. Insomma, ogni battaglia richiede tattica e pianificazione: sferrare l'attacco al momento giusto è fondamentale.
Il gioco ci permette di affrontare l'avventura con un compagno, il quale ci aiuterà anche nei combattimenti. Durante le nostre scorribande, infatti, incontreremo vari personaggi che si uniranno a noi, ognuno con le proprie abilità. Purtroppo il party contempla solo due slot personaggi, quindi potremo selezionare solo un alleato con cui dare manforte ad Aurora.

Child of Light 2

Child of Light è quindi un GDR, genere dal quale ci si aspetta determinati elementi. Per questo si rimane interdetti quando si scopre che il sistema di inventario non contempla in nessun modo armi e armature; gli unici oggetti utili che possiamo raccogliere durante il viaggio sono pozioni ed elisir, ma l'equipaggiamento non può essere modificato. L'aspetto sul quale invece abbiamo potere è quello degli Oculi, delle piccole gemme con le quali possiamo potenziare i nostri personaggi.
Questi oggetti ci danno la possibilità di aumentare la difesa, l'attacco, l'agilità ed altri valori, possiamo inoltre combinare più Oculi per crearne di più potenti. A questo si aggiunge l'ampio albero di abilità disponibile per ciascun personaggio, da sbloccare via via che si aumenta di livello. Certo si tratta di una piccola consolazione vista la mancanza di un sistema di compravendita, ma le restanti parti del gioco sono così valide che non si avverte il vuoto lasciato da questo elemento. Child of Light ha una durata di 10-15 ore, ma riesce a tenerci costantemente attivi grazie alla storia e al continuo stimolo all'esplorazione. In tutto il mondo di gioco sono infatti nascosti scrigni, tesori ed oculi da scovare e raccogliere, compito facilitato dall'abilità di volare di Aurora, che ci permetterà anche di viaggiare più velocemente da un luogo all'altro.

Child of Light è una meravigliosa rappresentazione delle enormi potenzialità delle collaborazioni tra artisti e sviluppatori, un titolo dolce, magico ed emozionante in grado di toccare nel profondo qualsiasi videogiocatore. Volevano creare un poema interattivo, hanno creato un'opera d'arte capace di stimolare più sensi e lasciare un segno indelebile.
Child of Light sarà disponibile in download digitale dal 30 aprile per Xbox One, Xbox 360, Playstation3, Playstation 4, Wii U e PC al prezzo di 15€ o 20€ per la versione Deluxe per Playstation 3 e Playstation 4. Il costo è davvero irrisorio per un'esperienza che difficilmente dimenticherete.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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