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Apple TV, i videogiochi guidano la rivoluzione televisiva di Cupertino

La vostra nuova console casalinga sarà l’Apple TV. O, almeno, questo è quello che Apple vuole farvi credere. In quella che probabilmente è stata la conferenza stampa di Cupertino più densa degli ultimi anni, Tim Cook ha trovato il tempo per presentare quella che si prospetta come una rivoluzione dedicata allo schermo più grande della nostra casa: la televisione.
A cura di Marco Paretti
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apple tv videogiochi

La vostra nuova console casalinga sarà l'Apple TV. O, almeno, questo è quello che Apple vuole farvi credere. In quella che probabilmente è stata la conferenza stampa di Cupertino più densa degli ultimi anni – tra nuovi iPhone 6S, un enorme iPad Pro e novità per Apple Watch – Tim Cook ha trovato il tempo per presentare quella che si prospetta come una rivoluzione dedicata allo schermo più grande della nostra casa: la televisione. Una rivoluzione che cavalca la ventata di freschezza portata dall'arrivo di un App Store dedicato ad Apple TV; l'elemento più importante che potrebbe davvero differenziare il prodotto della mela nei confronti di una concorrenza ormai diffusa e agguerrita.

Una rivoluzione che, basandosi su ciò che è successo su mobile e quello che è stato mostrato ieri, punterà tanto, tantissimo sui videogiochi. E non bisogna nemmeno stupirsi. L'azienda di Cupertino è sempre stata attenta al settore videoludico; prima di iPhone e iPad, due dispositivi che quotidianamente fanno giocare milioni di persone in tutto il mondo, Apple aveva già provato a conquistare il nostro salotto con il Pippin, una console prodotta nel 1995 in collaborazione con Bandai che si rivelò un fallimento su tutti i fronti. Non tanto per la mancanza di funzionalità innovative, quanto per la volontà di inserirne forse troppe all'interno di un prodotto costoso destinato ad un mercato già saturo.

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La presentazione della nuova Apple TV non può che far tornare in mente proprio quella sfortunata console della mela che ora quasi nessuno si ricorda. Se infatti i primi modelli del set-top-box di Apple puntavano fortemente sull'aspetto legato ad un intrattenimento prettamente audio/video – serie TV, film e musica – la conferenza di ieri ha messo in chiaro due cose: c'è Siri e ci sono i giochi. O meglio, ci sono le app, che poi rappresentano appunto la rivoluzione più grande di questa nuova Apple TV. "Il futuro della televisione sono le applicazioni" ha spiegato Tim Cook. E le applicazioni più "addicting" sono i giochi. Non stupisce, quindi, che sul palco del Bill Graham Civic Auditorium di San Francisco abbiamo visto più titoli videoludici di quelli che generalmente siamo abituati a guardare durante la presentazione di un dispositivo multimediale come questo.

Elemento ancor più importante, i giochi non erano (solo) quelli da una partita e via che tutti i giorni riempiono le nostre giornate sugli smartphone, ma anche grandi e importanti franchise la cui presenza ha stupito tutti. A partire da Disney Infinity 3.0, uno dei videogiochi basati sul mondo di Star Wars in uscita su console, passando da Rayman fino ad arrivare al colosso Activision che a quanto pare in questa nuova piattaforma crede molto. Su Apple TV sbarcheranno infatti Skylanders – titolo di successo pensato per un pubblico giovane – e la leggendaria serie Guitar Hero, che proprio quest'anno approderà nuovamente su console da gioco. Se però pensate a versioni ridotte e adattate dei giochi vi sbagliate di grosso: per questi software Apple TV proporrà l'esperienza completa disponibile su console come PlayStation 4 e Xbox One. Ci sono poi titoli come Geometry Wars e tutta una serie di adattamenti di giochi mobile che, visto il successo su smartphone, non sono assolutamente da sottovalutare. Ma basterà?

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Il rischio è che Apple stia andando a scontrarsi con colossi con i quali non è in grado di confrontarsi, proponendo un dispositivo multimediale che rischia di fare la fine del Pippin per gli stessi motivi che hanno affondato la prima console della mela. Questo, però, sarebbe particolarmente vero se Apple avesse presentato una console da gioco. Cosa che non ha fatto. L'azienda di Cupertino ha mostrato un set-top-box che prima di tutto ci permette di accedere a serie TV e film presenti in un catalogo enorme – iTunes, Hulu, Netflix, HBO, etc -, poi ci consente di utilizzare ovunque Siri e infine propone un App Store ricolmo di applicazioni. Ah, ci fa anche giocare. A videogiochi del calibro di Disney Infinity, Geometry Wars e Guitar Hero. Con tanto di controller dedicato che va ad aggiungersi al telecomando dotato di accelerometro, giroscopio e touchpad compreso nella confezione e che ricorda molto il controller della Wii. Insomma, l'azienda di Cupertino ha compiuto un'evoluzione in senso contrario rispetto a quella attuata da Sony e Microsoft, che nelle loro console hanno inserito sempre più elementi legati alla fruizione di contenuti d'intrattenimento come film, serie TV e social network. Che Apple aveva già.

Una mossa azzardata? Forse, ma a differenza di altre realtà che hanno tentato lo stesso approccio – pensiamo ad Android e a tutte le soluzioni dedicate al grande schermo – Apple TV ha alle spalle un'azienda multimiliardaria con le idee ben chiare e che è determinata a controllare il flusso multimediale in arrivo nel nostro salotto. Una realtà che ha già dimostrato di poter spostare le masse di sviluppatori da un dispositivo all'altro – su Apple Watch ci sono già oltre 10 mila app, mentre su Android Wear erano solo una manciata – e che ora potrebbe fare lo stesso con i grandi sviluppatori di videogiochi. Succederà? Forse, ma secondo gli analisti quella di Apple è una mossa vincente. Ora resta da capire se le software house si interesseranno davvero alla nuova piattaforma e, soprattutto, se gli utenti si dimenticheranno (temporaneamente) del proprio smartphone in favore di uno schermo sempre più bistrattato. In ogni caso bisogna tenere alta l'attenzione: Apple TV potrebbe essere la nuova Nintendo Wii.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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