Che crediate o meno ai fantasmi, questo è probabilmente il racconto di spiriti più commovente dell'intera storia videoludica. Anche se, in realtà, nessuna entità spiritica ha mai fatto capolino durante lo svolgersi degli eventi.
I fantasmi, in ambito videoludico e in particolare nei giochi di guida, non sono infatti abbinati a presenze soprannaturali, bensì rappresentano una sorta di registrazione del proprio record in un tracciato. In pratica la nostra traiettoria viene memorizzata in modo da permetterci di "gareggiare" contro noi stessi nel tentativo di superare il record precedente. La storia di un ragazzo americano ha però messo in discussione la flebile linea che separa i due tipi di fantasmi; dopo aver ritrovato un vecchio disco di RallySport Challenge per Xbox, il giovane si è infatti accorto di aver ancora salvato il record del padre morto 10 anni prima. Grazie a questo, è riuscito a giocare nuovamente con il parente defunto o, meglio, con il suo fantasma.
Il ragazzo, che ha preferito rimanere anonimo, aveva 4 anni quando il padre comprò la prima Xbox. Era il 2001 e i due passarono ore ed ore del loro tempo a giocare insieme ai videogiochi. Fino a quando, due anni dopo, il genitore morì. Al tempo il figlio aveva solo 6 anni.
Per i successivi 10 anni non ha avuto il coraggio di riaccendere la console, i ricordi legati al padre erano troppi e troppo difficili da affrontare, così l'Xbox è rimasta inutilizzata fino ad ora. Dopo un decennio, forse spinto dalla curiosità, il giovane l'ha rispolverata insieme a qualche gioco, facendo in questo modo una scoperta incredibile. I due avevano l'abitudine di giocare spesso ad un videogioco di guida chiamato RallySport Challenge, un titolo piuttosto avanzato per l'epoca. Ovviamente il padre, vista la tenera età del figlio, riusciva quasi sempre a vincere, così il ragazzo, una volta fatto partire il gioco dopo dieci anni, ha trovato un fantasma. Letteralmente.
Il fantasma del padre – rappresentante il record del suo giro più veloce – era lì, pronto a gareggiare ad ogni partita. Il giovane ha quindi ricominciato a giocare, sfidando ancora una volta il genitore in gare all'ultima curva fino a quando non è stato quasi in grado di superare il suo avversario.
Un giorno, com'era prevedibile, ci è riuscito: lo ha raggiunto e sorpassato ma, una volta arrivato davanti alla linea del traguardo, si è fermato. Ha rinunciato alla vittoria per un semplice motivo: battere il fantasma del padre avrebbe sovrascritto il precedente record eliminando la possibilità di affrontarlo nuovamente.
La vicenda, nata da un commento apparso su Youtube, ha in breve tempo conquistato i cuori di altri utenti, i quali si sono prima commossi e in seguito hanno cominciato a condividere le loro esperienze. " Non riesco a sopportarlo, questa storia mi ha colpito nel profondo" ha commentato un altro utente "Anche io ero solito giocare ai videogiochi con mio padre, soprattutto a Mario Kart 64 e Zelda. È morto quando avevo 16 anni, invidio davvero il tuo fantasma".
Il protagonista della storia non si aspettava una risposta così appassionata: "Ho solamente commentato un video, il quale trattava tematiche riguardanti la spiritualità e i videogiochi" ha spiegato "Non mi aspettavo tutto questo".