Il cloud entra prepotentemente anche nel campo dei videogiochi. Dopo aver dato il via alla catalogazione dei salvataggi sui server del Playstation Network, a breve arriverà lo streaming dei titoli videoludici, i quali non dovranno quindi essere scaricati sulla console ma saranno disponibili non appena si premerà il tasto "Compra".
Una rivoluzione per l'azienda, che con questa mossa punta a spostare ulteriormente i suoi servizi online avvicinandoli ancora di più agli utenti. Playstation Now, questo il nome del servizio, permetterà ai membri del PSN di usufruire istantaneamente di un ampio catalogo di titoli disponibili su Playstation 3, Playstation 4 e PS Vita. A partire dal 31 luglio gli iscritti residenti in America e in Canada avranno la possibilità di accedere in anteprima al servizio, mentre dal 2015 anche gli europei e i giapponesi potranno usufruire dei giochi ondemand.
"Stiamo lavorando per raggiungere questo risultato" ha spiegato Shuhei Yoshida, il capo degli studi di sviluppo di Sony "Inizialmente il servizio sarà accessibile da PS3, PS4 e PS Vita, mentre in futuro sarà possibile giocare senza bisogno di una console attraverso i tv Bravia Sony. Più avanti, inoltre, Playstation Now si amplierà fino a comprendere device di altre marche, i quali dovranno semplicemente possedere i giusti requisiti tecnici. Partiremo con circa 100 titoli usciti su Playstation 3 e nel prossimo futuro aggiungeremo quelli per Playstation 4 come per le altre nostre console uscite in precedenza".
È il mercato stesso a rispondere alle critiche sollevate dai più esigenti. E lo fa con l'arma più efficace: i numeri. 80 miliardi di dollari di giro d'affari, 270 milioni di utenti console e un bacino d'utenza complessivo di 1 miliardo e 400 milioni di persone, tra dispositivi mobili e PC. Numeri esorbitanti che "giustificano" un interesse maggiore nel proporre un catalogo di titoli subito disponibili e che possano, pagando una quota mensile, essere giocati senza dover attendere ore per il download dei dati, avendo inoltre la possibilità di provare i giochi senza obblighi. Un servizio che potrebbe persino rinvigorire le vendite dei titoli più importanti, quelli che macinano milioni di copie vendute in 24 ore e che, grazie ad una piattaforma come quella prevista da Sony, potrebbero vedere più che raddoppiate le proprie vendite.
Quella di Sony non rappresenta però una vera e propria novità. Playstation Now è infatti frutto dell'acquisizione di una promettente start up – come spesso accade – la quale può essere considerata come una dei precursori dello streaming videoludico.
L'azienda era la Gaikai e, insieme alla concorrente Onlive, ha cominciato a parlare di cloud gaming qualche anno fa sul palco dell'E3 di Los Angeles. Se Gaikai ha trovato la sua fortuna tra le braccia di Sony, non si può dire lo stesso di Onlive, le cui premesse erano ancora più interessanti. Il servizio, infatti, permetteva di utilizzare una vasta selezione di titoli da PC e da tablet, semplicemente avviando l'applicazione e pagando un piccolo costo per gioco. Era inoltre possibile accedere ad una versione limitata dei vari giochi in modo da poterli provare prima dell'acquisto. Onlive ha in poco tempo catturato l'attenzione di milioni di giocatori e di tutto il settore, elemento che però non l'ha salvata dal fallimento: mantenere una struttura di questo tipo era molto oneroso e la società, semplicemente, non è riuscita a gestirla.
Da Sony, però, ci aspettiamo tutt'altro esito. Dopotutto, se Onlive poteva contare solo sulle sue forze, Playstation Now può vantare il supporto della corazzata di Yoshida, sia dal punto di vista economico sia da quello delle infrastrutture.
Playstation Now – e più in generale lo streaming dei videogiochi – rappresenta sicuramente il futuro di questo settore, nel quale i tempi che separano l'acquisto dal momento in cui si preme start hanno continuato e continueranno ad accorciarsi, anche quando si parla di acquisti sugli store online delle varie console. Sony in questo è sicuramente un passo avanti rispetto a Microsoft, la quale con Xbox One permette di cominciare a giocare prima che il software sia stato installato completamente, ma solo a patto di aver scaricato una cospicua parte del gioco. Per la quale, ovviamente, serve tempo. Nonostante questo, la direzione intrapresa è quella giusta e in un futuro nemmeno troppo lontano vedremo annullata completamente l'attesa che ora ci separa dal fatidico "Press Start".