Ha avuto inizio lo scorso sabato 21 novembre la Settimana del Gioco in Scatola, una ricorrenza che da ormai cinque anni mette in competizione tutte le città d'Italia nei più popolari giochi da tavola. Il via alla nuova edizione è stato dato dal Sindaco della Città del Gioco in carica, Fiuggi, girando una clessidra gigante: l’emblema della gara di solidarietà che fino al prossimo 29 novembre vedrà le città italiane sfidarsi a colpi di Twist, Monopoly e Forza Quattro. L'obiettivo? Collezionare ore e ore di gioco utili ad aggiudicarsi l’agognato titolo di Città del Gioco, dimostrando all’intera nazione che l’unione di una comunità è la sua forza. Già, perché il Comune più giocoso del Bel Paese, cioè quello che più di tutti sarà in grado di coinvolgere e far divertire in modo sano i propri cittadini, vincerà una maxi fornitura di giochi da devolvere in beneficenza.
A tenere il tempo sarà proprio la clessidra gigante: una vera e propria mascotte alta 2 metri in grado di contenere tanta sabbia da scandire tutti i 9 giorni di gioco previsti. Sarà lei quindi a sancire la fine della competizione attesa per il 29 novembre. Attualmente la Città del Gioco in carica è Fiuggi che, con un record di ben oltre 3 mila ore di gioco (più di 130 giorni), lo scorso anno ha letteralmente sbaragliato l’agguerrita concorrenza di Gaeta e Pordenone, rispettivamente seconda e terza classificata. Far conquistare il titolo di Città del Gioco al proprio Comune è semplice: basta giocare a più non posso e in ogni luogo possibile e immaginabile.
Sono in molti, tra grandi centri abitati e piccole città di tutta la penisola, ad aver raccolto la sfida lanciata negli ultimi cinque anni da Hasbro. Nel corso delle precedenti edizioni hanno giocato almeno 300 Comuni grazie al supporto di circa 700 scuole, oratori, ludoteche, associazioni e pub, per un totale di almeno 150 mila persone coinvolte, più di 35 mila partite e ben 15 mila ore di gioco. Quest’anno a contendersi il titolo saranno più di 50 città, selezionate tra le più combattive e giocose delle edizioni precedenti, a cominciare da Gaeta, Palermo e Fiuggi fino ad arrivare a Milano, Torino, Venezia, Roma, Napoli e Bari, che hanno risposto alla chiamata organizzando decine di eventi.
Oltre ai raduni organizzati dalle città, per guadagnare punti preziosi basta giocare in ogni luogo previsto e il più possibile, fotografando ogni singola partita e condividendo gli scatti su Hasbrogaming.it e sui social utilizzando l’hashtag #SDG15. A rendere ancora più complessa la sfida ci pensano le “prove speciali”, ideali per guadagnare un punteggio ancora più alto: una partita a Cluedo con un maggiordomo e un poliziotto entrambi in divisa, ad esempio, vale il doppio dei punti in termini di tempo di gioco. Così come una sfida a Monopoly in una banca e con banconote vere coinvolgendo il direttore e gli impiegati, piuttosto che un match con L’Allegro Chirurgo in ospedale o a Forza 4 a testa in giù. Insomma, più si coinvolgono persone e luoghi nelle partite più è possibile far guadagnare punti alla propria città.
D'altronde quella per il gioco di società è una passione che in Italia solo ora sta raggiungendo i livelli di Francia, Germania e paesi nordici, dove la cultura del gioco in famiglia è molto più radicata. Nel Bel Paese il tempo dedicato al gioco è in costante aumento: si gioca da 3 a 4 volte a settimana, per un totale di oltre 160 ore in un anno, contro le 120 ore degli anni precedenti. Insomma, complice anche la Settimana del Gioco in Scatola, gli italiani sembrano sempre più propensi a radunarsi intorno al tabellone del loro gioco preferito, a maggior ragione se c’è da sostenere la propria città.