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Opinioni

Internet salverà i giochi da tavolo

Il destino di brand come Monopoly e Scarabeo è appeso ad un filo, ma nell’epoca del digitale l’industria dei giochi da tavolo ha trovato una risposta: Facebook.
A cura di Marco Paretti
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Angry Birds

Nei giochi da tavolo ci sono le regole ufficiali e ci sono quelle personalizzate. È così da sempre, prima di iniziare una partita a Monopoly o ad Uno è ormai un rito consolidato fare la fatidica domanda "Che regole usate?". Con l'avvento di Facebook questa discussione è stata portata su un nuovo livello, andando a scomodare addirittura la Hasbro, azienda creatrice dei più famosi giochi da tavolo. Quest'ultima non si è lasciata sfuggire l'occasione e da un anno a questa parte ha creato diverse iniziative indirizzate allo svecchiamento di alcuni elementi dei suoi giochi in una sorta di crowdsourcing di nuove idee. In questi giorni, per esempio, è possibile consigliare la modifica o l'introduzione di una regola direttamente sulla pagina Facebook di Hasbro, modifiche che verranno introdotte in un'edizione speciale di prossima uscita. Questa trovata è solo l'ultima di una serie di tentativi volti a mantenere alto l'interesse per il brand, i quali includono la creazione di giochi ispirati ad Angry Birds o la possibilità di inserire nuove parole nel dizionario di Scarabeo.

Attualmente esistono migliaia di giochi disponibili per smartphone o tablet, elementi di svago che richiedono solo pochi tap sullo schermo per essere raggiunti. Questi titoli a buon mercato hanno reso sempre più difficile sopravvivere per le esperienze fisiche, le quali hanno faticato a mantenere il passo con le ben più accessibili attività ludiche virtuali. Per Hasbro la soluzione è stata Facebook. L'anno scorso la compagnia ha cominciato a sondare il terreno lasciando decidere agli utenti quali pedine di Monopoly sostituire; nella migliore tradizione di internet è stato introdotto il gatto. Ma lo scorso mese Hasbro ha accelerato le cose lanciando due campagne per due dei suoi più importanti giochi da tavolo: Monopoly e Scarabeo.
Il primo ha debuttato nel 1933, mentre Scarabeo ha visto la luce nel 1936, entrambi hanno quindi una consistente storia alle spalle, così come una concreta necessità di fronteggiare elementi problematici come il dizionario di Scarabeo o le regole personalizzate di Monopoly. "Se fosse stato un argomento privo di emozioni o di storia, non avrebbe creato questa enorme partecipazione" afferma Berkowitz, vice presidente di Hasbro "Il nostro dizionario è sempre stato al centro di discussioni".

Bejeweled

In questo panorama già di per sé problematico, la confusione è ulteriormente aumentata dai giochi da tavolo ispirati a videogiochi (avete mai pensato di poter giocare a Bejeweled nella vita reale? Bhe, è possibile) e dai giochi da tavolo basati su videogiochi ispirati a giochi da tavolo, come Worlds with Friends e Draw Something. Insomma, questo settore non potrebbe essere più confusionario di così, sembra quasi che le esperienze fisiche non abbiano ancora trovato un loro spazio nell'epoca di smartphone e tablet.
Mentre aziende come Hasbro tentano di trovare una soluzione per il loro titoli storici tramite il crowdsourcing, sempre più aziende indipendenti riescono a raggiungere il successo con giochi che si basano su esperienze in grado di offrire elementi fisici e digitali. Un esempio perfetto potrebbe essere l'imminente Golem Arcana, un gioco di ruolo fisico nel quale interagire con le varie pedine tramite una penna bluetooth che permetterà ai giocatori di sfiorare le miniature e veder apparire le relative caratteristiche sul proprio tablet.

Anche il crowfounding sta contribuendo particolarmente al successo di questi giochi indipendenti, come il recente Cards Against Humanity, un gioco di carte irriverente disponibile sotto creative commons. In pratica gli utenti possono decidere se pagare per farsi recapitare il mazzo di carte o semplicemente scaricare gratuitamente il PDF da stampare. In questo modo chiunque può giocare, modificare o tradurre le carte, ma il versamento di una quota agli sviluppatori è totalmente opzionale.
I fan di questo tipo di esperienze stanno sempre più premiando i giochi indipendenti, i quali diventano ogni giorno più popolari anche senza enormi campagne marketing, troppo costose per sviluppatori così piccoli. Il successo di queste piccole realtà e gli sforzi di Hasbro per sopravvivere nel mondo odierno dimostrano che c'è ancora spazio per questo tipo di esperienze, devono solo trovare il giusto elemento digitale.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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