Un mercato caratterizzato da un giro d'affari di quasi 1 miliardo di euro e che va a toccare la metà degli italiani. È la fotografia scattata da AESVI, l’associazione di categoria che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, relativa al mercato dei videogiochi in Italia nel 2015, elaborata sulla base di dati forniti dalla società di ricerca GfK. Il settore italiano ha chiuso il 2015 con un giro d’affari di quasi 1 miliardo di euro (952.172.036 euro) e un trend in crescita del 6,9% rispetto al 2014. Numeri positivi che vanno a caratterizzare anche tutti i segmenti di mercato, come software (+6%), console (+8,7%) e accessori (+7%).
Le vendite di videogiochi, in crescita del 6% rispetto all'anno precedente, rappresentano il principale segmento del mercato, con un peso del 59,8% sul giro d’affari totale e un fatturato di oltre cinquecento milioni di euro. Cresce il software digitale (+21,6%), che nel 2015 ha generato un fatturato di oltre 200 milioni di euro (218.889.830 euro), arrivando a rappresentare il 38,5% del totale e andando a rosicchiare una fetta sempre più consistente al mercato fisico, che tra il 2014 e il 2015 ha perso l'1,9%. La stima legata al digitale comprende il download di giochi, gli abbonamenti per giocare on line su PC e console, le carte prepagate, le micro transazioni, le espansioni di gioco digitale e le app per smartphone.
“Il bilancio del 2015 è molto positivo per il mercato dei videogiochi" ha spiegato Paolo Chisari, Presidente AESVI. "Nel 2016 il mercato dovrà essere pronto ad accogliere i dispositivi per la realtà virtuale, su cui c'è molta attesa da parte dei giocatori, la realtà aumentata e lo sviluppo dello streaming. Le prospettive di sviluppo per il prossimo futuro sono dunque positive e ci assicureranno di chiudere il 2016 ancora in crescita per il terzo anno consecutivo”. Sul fronte del software fisico, il titolo più venduto in Italia nel 2015 è stato ancora una volta il videogioco di calcio FIFA 16, seguito da Call of Duty: Black Ops III e da Minecraft.
All'interno della classifica dei 20 titoli più venduti si alternano prodotti destinati ad un pubblico di bambini e famiglie e giochi che si rivolgono invece a un target più maturo. L'interesse degli italiani verso il calcio è ancora una volta sottolineato dalla presenza di tre simulazioni calcistiche nella top 10: FIFA 16 (primo posto), FIFA 15 (quarto) e Pro Evolution Soccer 2016 (decimo). Gli sportivi rappresentano complessivamente il 22,8% delle vendite totali, preceduti solo da quelli d'azione/avventura.
Interessante anche il dato sul numero di videogiocatori: nel 2015 sono più di 25 milioni in Italia. Si tratta del 49,7% della popolazione italiana di età superiore a 14 anni, equamente distribuito tra uomini (50%) e donne (50%). La distribuzione dei videogiocatori per area geografica è in linea con la distribuzione della popolazione italiana di età superiore ai 14 anni (26% Nord Ovest, 19,3% Nord Est, 21,6% Centro e 33,1% Sud e Isole). Tuttavia si evidenzia una maggiore presenza di videogiocatori nei centri con oltre 500.000 abitanti (14,5% contro 12,1% della popolazione italiana). La ricerca ha restituito la fotografia di un videogiocatore con un livello di istruzione medio-alto: il 49,8% dei videogiocatori è in possesso di un diploma di scuola media superiore o di una laurea, il 7,7% in più rispetto alla media nazionale.