Ricominciare da zero per costruire qualcosa di nuovo. È questa la strategia di FreeStyle Games, lo studio di sviluppo che si è trovato a dover compiere un compito estremamente complesso, tanto da sembrare quasi impossibile: far rinascere dalle ceneri la serie Guitar Hero. È una sorta di scenario post apocalittico quello che ha caratterizzato il settore dei videogiochi musicali negli ultimi anni: dopo un periodo di splendore, il genere è imploso a causa dell'enorme saturazione che si era andata a creare. Guitar Hero Live rappresenta la risposta di un brand che, dopo anni di pausa volontaria, torna per dire che sì, forse per la musica c'è ancora spazio nel mondo dei videogiochi.
Lo fa stravolgendo tutto. Dalla periferica alle meccaniche, fino alle modalità disponibili. Si rivoluziona il controller, ora non più caratterizzato da cinque tasti disposti in fila ma da sei tasti posizionati in due file da tre, una superiore e una inferiore. Su schermo questo si rispecchia nella presenza di soli tre "canali" sui quali scorrono le note, che ora possono però rappresentare o la fila superiore di tasti o quella inferiore, a seconda del colore delle icone. Un'impostazione che, prima di tutto, rinfresca la serie e la rende anche più realistica da un punto di vista musicale: se i livelli di difficoltà più bassi ci chiedono di premere singolarmente o in coppia le note, la difficoltà più elevata propone dei veri e propri accordi. Il tutto accompagnato da un controller compatto, ben costruito e bilanciato, con un ottimo feedback fisico che ben si amalgama con l'esperienza generale di gioco.
Insomma, Guitar Hero Live funziona già dalle basi e lo fa perché è stato confezionato con precisione senza pensare a proporre semplicemente ciò che ha reso famoso il primo episodio. Uno sviluppo minuzioso che si riscontra anche nelle sole due modalità disponibili: come dire "ricominciamo da qui, dalle basi. Ma facciamole bene". Così Guitar Hero si spoglia di tutto, salvo la modalità Live e quella TV. Sacrifica anche la band: in GH Live ci sono solo chitarra e voce, senza basso e batteria. Un compromesso necessario per ripartire da zero con la marcia giusta. Ripartenza che punta tutto su un nuovo concetto di concerto, il live. Questa modalità propone 42 canzoni, per lo più appartenenti agli anni 2000. Una scelta resa quasi necessaria dall'impostazione di questa modalità: impersoniamo i chitarristi di alcune band che si ritrovano a suonare sui palcoscenici di due festival inglesi.
La vera novità – e fulcro del nuovo Guitar Hero – è che il gioco abbandona completamente le scene fittizie ricreate al computer in favore di riprese dal vivo di musicisti e pubblico. In breve, ogni partita nella modalità Live sarà visualizzata dal punto di vista del chitarrista mentre questo si muove sul palco, interagisce con gli altri membri della band e con il pubblico. E se sbagliamo? La scena si evolverà dinamicamente, mostrando musicisti arrabbiati e un pubblico decisamente rissoso. Un'approccio che, oltre a funzionare, stupisce e diverte proprio perché sa di fresco. Ma non solo, uno degli elementi più interessanti di questa esperienza è che ogni gruppo e musicista ha una propria personalità, che gli sviluppatori hanno ricreato accuratamente sia sul palco che attraverso le schede informative raggiungibili dal menu. E questo elemento apparentemente superfluo è invece quello che rende tutto Guitar Hero Live un gioco vivo e dinamico come mai era stato prima d'ora.
La seconda modalità presente è quella che più si discosta dal concetto del classico Guitar Hero. Per farsi un'idea di GHTV si potrebbe pensare ad una sorta di ibrido tra MTV e Spotify; una serie di canali musicali tematici che propongono continuamente videoclip delle canzoni più famose, anche al di fuori dei 42 brani presenti nella modalità Live. Sentiamo un brano che ci piace? Basta prendere in mano la chitarra e premere un pulsante per veder apparire l'interfaccia di gioco, la quale ci permetterà di suonare tutte le canzoni proprio come se ci trovassimo in una normale partita di Guitar Hero, con tanto di classifica globale. E quando abbiamo finito basterà appoggiare la chitarra per ritornare alla normale fruizione dei canali musicali. Se qui manca la sensazione dinamica dei live, la modalità TV spicca per il riuscire a proporre un taglio nuovo e fresco al genere musicale, qualcosa che davvero non si era ancora visto nel settore videoludico.
Lo streaming musicale è infatti in tutto e per tutto legato a canali monotematici che mostrano le stesse canzoni in contemporanea in tutto il mondo. Un po' di MTV e un po' di Spotify, quindi, peraltro arricchendo il tutto con grafiche personalizzate e intermezzi che pubblicizzano band e album e che rendono il tutto veramente vicino ad un canale televisivo. Una selezione di modalità che rappresenta sia il punto forte che il punto debole dell'offerta; da un lato perché Live è stato confezionato con cura e amore per la musica dai ragazzi di FreeStyle Games, dall'altro perché questa ripartenza si basa su pochi contenuti. Certo però che, vista la qualità del prodotto, il futuro della serie non potrebbe essere più roseo. Considerare Guitar Hero Live una semplice riproposizione di un brand ormai morto sarebbe un errore: non solo non lo fa, ma è riuscito a crearsi una nuova nicchia che porterà sicuramente una ventata di freschezza nel genere dei giochi musicali.