L'edizione 2016 della Gamescom, la fiera videoludica più grande del mondo, si è aperta con il primo giorno di manifestazione dedicato alla stampa e agli addetti ai lavori. Tra realtà virtuale, hacker, sport estremi e combattimenti medievali, la kermesse tedesca dà il via ad una delle annate forse meno dense di annunci degli ultimi anni ma comunque caratterizzata da alcuni titoli interessanti legati a serie conosciute o a nuove proposte del settore. Particolarmente interessanti sono sembrati quelli di Ubisoft, che tra Watch Dogs, For Honor e Steep propone alcuni dei titoli più vari e intriganti della giornata.
Dishonored 2
Il primo episodio di Dishonored ha rappresentato una delle proposte più innovative degli ultimi anni, fondendo meccaniche stealth all'utilizzo di poteri e abilità paranormali. Nel secondo episodio questo approccio si sdoppia, letteralmente: il protagonista non sarà infatti solo Corvo Attano, che sarà affiancato da Emily Baldwin, proprio la bambina che nel primo capitolo dovevamo salvare. Anche lei possiede poteri sovrannaturali che costituiranno alcune delle novità di gameplay più interessanti, come la possibilità di utilizzare una sorta di potere demoniaco utile a sposarsi tra posizioni distanziate e colpire i nemici nel corpo a corpo. Dalla demo mostrata alla Gamescom traspare lo stile particolare e riuscito che ha caratterizzato il primo Dishonored, fornendo peraltro alcune interessanti anticipazioni su un level design mai scontato e apparentemente entusiasmante.
Batman VR
Se avete sempre sognato di vestire i panni di Batman, con questa esperienza per PlayStation 4 potrete farlo davvero. Disponibile in autunno per PlayStation VR, il visore per la realtà aumentata di Sony, Batman VR consentirà ai giocatori di immergersi nelle atmosfere di Gotham City, investigare sui crimini della città e risolvere enigmi. Il tutto immergendosi completamente tramite il visore e interagendo con il mondo virtuale attraverso l'utilizzo dei controller Move. Una proposta che apparentemente più risultare quasi banale, ma che invece riesce a far comprendere perfettamente le possibilità della realtà virtuale in ambito videoludico, con una interessante interazione con gadget e armi da parte del giocatore, elemento che riesce a rendere dinamico un gioco che, di fatto, non ci consente di muoverci autonomamente.
For Honor
Rendere a schermo le battaglie medievali a colpi di spada è un compito apparentemente semplice ma di fatto estremamente difficile. For Honor ci prova con successo proponendo un sistema di attacco e di parata che, di fatto, cerca di imitare un reale combattimento corpo a corpo chiedendo ai giocatori di selezionare la direzione dell'attacco e la difesa tra tre differenti possibilità: sinistra, destra e alto. In questo modo gli scontri online uno contro uno – che poi sono anche l'elemento principale del gioco nonostante le squadre composte da quattro giocatori – risultano essere complessi al punto giusto, tanto da fornire una grande soddisfazione nel caso di vittoria. A mantenere il dinamismo dello scontro ci pensano i numerosi nemici controllati dal computer, la sfida tra due squadre composte da quattro giocatori (umani) e diverse modalità che vanno dal semplice deathmatch alla cattura dei territori.
Watch Dogs 2
Con il concetto dell'hacking applicato alla città e a tutti i sistemi informatici che la governano, il primo episodio di Watch Dogs aveva introdotto un approccio estremamente intrigante vista anche l'importanza che le tematiche relative alla sicurezza informatica hanno in questo periodo. Watch Dogs 2 riprende le stesse basi ma le potenzia, sia fornendo più gadget e possibilità di hacking che indagando più da vicino il fenomeno dei gruppi di hacktivisti, cioè quelle organizzazioni che sfruttano le abilità informatiche per introdursi in sistemi privati e perseguire il proprio obiettivo. Così i giocatori potranno pilotare droni aerei e terresti, hackerare il sistema di guida della automobili e realizzare trappole informatiche pronte ad inghiottire gli ignari nemici. Il tutto nella location più tecnologica del mondo: San Francisco, a due passi dalla Silicon Valley, anch'essa presente nel gioco.
Forza Horizon 3
C'è una motivo se lo spin-off di uno dei simulatori di guida più apprezzati degli ultimi anni ha ottenuto una risonanza così elevata nel settore: è estremamente divertente. A differenza dell'approccio "serioso" della serie principale, Horizon punta sull'esplorazione di territori meravigliosi, sul completamento di sfide sopra le righe e, in generale, su un concetto di guida legato più alla scarrozzata in campagna che alla gara su pista. Nella demo presente alla Gamescom per esempio, abbiamo gareggiato contro una Jeep agganciata ad un elicottero da trasporto, districandoci tra strade sterrate in mezzo ad un bosco. Il terzo episodio della serie porterà i giocatori in Australia, dove li attenderanno piane sterminate, cieli azzurri e, ovviamente, branchi di canguri. La novità annunciata a Colonia è costituita dalla modalità Forzathon: in breve, ogni settimana gli sviluppatori pubblicheranno delle sfide che, se completate, garantiranno ai giocatori l'accesso ad alcune tra le vetture più richieste e famose della storia del settore.
Steep
All'interno dell'industria videoludica le simulazioni più o meno fedeli dello snowboarding hanno goduto di un successo enorme nel corso degli anni '90 e 2000, salvo poi scomparire quasi del tutto con il passaggio alle nuove generazioni di console. In questo modo la nicchia un tempo fertile si è trasformata in un deserto, finora quasi del tutto intaccato da parte degli sviluppatori. Almeno fino a Steep, titolo con il quale Ubisoft torna a far indossare gli scarponi ai videogiocatori in un titolo che fonde l'elemento del free roaming – e quindi di un mondo completamente esplorabile – con quello degli sport estremi. Tra Snowboard, Sci, Parapendio e Tuta Alare, sarà possibile esplorare liberamente le montagne del gioco ispirate a catene montuose reali scegliendo in tempo reale quale mezzo di trasporto utilizzare. Un approccio fresco che, unito alle varie modalità di gioco, sembra in grado di riportare in auge una nicchia sempre più dismessa. Le discese estreme o le sfide all'ultimo trick potranno essere affrontate anche in multigiocatore.