Sono passati 28 anni dal Final Fantasy originale, l’ultima fantasia di Hironobu Sakaguchi che, messo alle strette da Nintendo, doveva inventarsi un prodotto in grado di vendere davvero. O lasciare l’azienda. Creò un gioco di ruolo che vendette milioni di copie e il nome non fu mai cambiato. Negli ultimi 28 anni la serie ha affrontato numerose modifiche; dalla grafica a 2D si è passati alle tre dimensioni, dagli scontri a turni alle sequenze d’azione senza interruzioni e dalle avventure in singolo alle scorribande online delle edizioni XI e XIV. Il più grande cambiamento che la serie abbia mai affrontato, però, riguarderà il prossimo episodio, il quindicesimo, che promette uno stacco netto, nettissimo con il passato. Una mossa quasi obbligata per una serie che, negli ultimi anni, ha perso molto dello smalto che l’ha contraddistinta durante la sua epoca d’oro. Final Fantasy XV non uscirà prima del 2016, ma in anteprima Fanpage.it ha messo le mani su una versione preliminare del codice di gioco, provando la sezione che tra qualche settimana sarà disponibile sotto forma di demo all’interno di uno spin-off della serie principale: Final Fantasy Type-0.
Il primo elemento che si distacca fortemente dal passato della serie è quello legato all’ambientazione; tecnologie moderne, macchine, grattacieli, pistole e autostrade caratterizzano l’ultimo episodio della serie, dandogli un tocco moderno che per la prima volta va quasi a sovrastare l’elemento “fantasy” che, ovviamente, è sempre presente. Il protagonista si chiama Noctis ed è l’ultimo erede della dinastia dei Caelum, l’unica famiglia a detenere ancora il potere dei cristalli e a dominare la città-stato minacciata dall’invasione degli eretici, ribelli che cercano di conquistare i cristalli con la forza. Ed è proprio il personaggio principale a rappresentare un ulteriore cambiamento nella tradizione: il carattere di Noctis è freddo e deciso e non timido e fragile come quello dei protagonisti passati. Gira per il mondo di gioco accompagnato da tre suoi compagni, in un gruppo che non può non ricordare i piccoli team di Yakuza che si aggirano per Tokyo: giacche di pelle, carattere scontroso e capigliature estreme. In effetti nelle stesse intenzioni di Tetsuya Nomura, responsabile dello sviluppo, il gruppo di protagonisti doveva ricordare proprio un piccolo gruppo di giovani mafiosi giapponesi.
Il tratto distintivo di Noctis – e dei suoi compagni – è la possibilità di utilizzare il potere dei cristalli per materializzare diverse armi nelle sue mani. Allo stesso modo, il protagonista è in grado di spostarsi ad altissima velocità utilizzando una tecnica che ricorda molto da vicino quella del teletrasporto. Tutto ciò dà vita ad uno dei gameplay meno tradizionali che la serie abbia mai proposto, un elemento in larga parte dovuto alla totale eliminazione degli scontri a turni – assenti, in realtà, già da diversi episodi – in favore di combattimenti aperti e liberi, che ormai hanno un sapore action che nei primi momenti potrebbe spiazzare i fan più attempati. Gli scontri con i nemici sono infatti immediati e avvengono senza alcun tipo di stacco con le fasi di esplorazione: basta venire avvistati o avvicinarci ai nemici per dare inizio alla sequenza di combattimento. Che, a differenza del passato, è caratterizzata da sequenze di combo e da schivate. Le prime si attivano tramite la pressione dei tasti quadrato e triangolo – quest’ultimo attiva le mosse speciali, che però richiedono punti mana – mentre la schivata permette di parare gli attacchi in arrivo.
Le abilità di spostamento rapido di Noctis, inoltre, gli permettono di attraversare il campo di battaglia a grande velocità e, in caso di necessità, sfuggire ai nemici aggrappandosi ad appigli posizionati in punti elevati. Quest’ultima strategia risulta fondamentale perché è l'unica in grado di ripristinare la salute del personaggio. Sebbene il gioco permetta di gestire alcuni aspetti del comportamento in battaglia dei nostri compagni, essi agiscono in maniera indipendente, affrontando i nemici senza richiedere input diretti. Ultima importante novità è quella riguardante la sconfitta: se la nostra energia si esaurisce entreremo in uno stato nel quale potremo muoverci ma non attaccare. A questo punto i tre compagni potranno ripristinare la nostra salute, ma dovranno farlo prima che la seconda barra vitale si esaurisca, altrimenti sarà game over.
Dal punto di vista tecnico Final Fantasy XV non è ancora a un livello di sviluppo tale da essere giudicabile. Trattandosi di una versione alpha – cioè in una fase molto prematura – il gioco è ancora afflitto da diversi problemi grafici. L’impatto visivo è promettente, ma sono chiaramente presenti bug che attualmente ne minano la bellezza generale. In particolare la gestione della telecamera deve essere rivista completamente, perché durante i combattimenti risulta più un intralcio che altro. La grandezza degli ambienti è comunque notevole e sicuramente un'ottima novità per la serie. Sebbene si abbia comunque la sensazione di trovarsi in una (enorme) mappa separata dalle altre location del mondo, la vastità degli ambienti dà finalmente al tutto un tocco di realismo in più. Nella versione finale sarà inoltre possibile utilizzare la macchina del protagonista per muoversi attraverso le regioni che compongono il mondo di gioco, un elemento assente nella demo per ovvi motivi di sviluppo. Impossibile, dicevamo, stabilire ora come si comporta Final Fantasy XV dal punto di vista tecnico, ma allo stato attuale si tratta sicuramente di un’ottima base di partenza.
Una trama moderna, uno stile maturo e un design dei personaggi interessante danno vita ad una scommessa che potrebbe piacere o non piacere ai fan della serie. Una mossa audace per una saga così importante, ma che necessitava da tempo di una ventata d’aria fresca in grado di modernizzarne le meccaniche ormai diventate quasi troppo pesanti per gli standard attuali dell’industria. Final Fantasy XV sembra avere tutte le carte in regola per tornare a poter dire la sua nel settore dei giochi di ruolo giapponesi, uno dei più difficili soprattutto a causa dell’estrema preparazione dei suoi sostenitori. Quello di Final Fantasy XV è un buon inizio, ma il titolo ha davanti a sé uno sviluppo ancora troppo lungo per poter dire con certezza se porterà ad un successo o meno. Uscirà nel corso del 2016 su Playstation 4 e Xbox One.