Il 2015 è l'anno di Star Wars. Lo sarà non solo per i fan dell'esalogia che ormai è entrata nell'immaginario di tutti gli appassionati dell'universo di Lucas, ma anche per i neofiti e per i più piccoli, che (si spera) si lasceranno rapire dall'eterna lotta tra impero e ribelli. Le generazioni più giovani – che per forza di cose non hanno avuto modo di gustarsi le pellicole come invece ha fatto chi ha qualche anno in più sulle spalle – hanno però uno strumento estremamente interessante e profondo per cominciare a scoprire e riscoprire l'universo di Star Wars: Disney Infinity 3.0.
Il terzo episodio del fortunato franchise va ad indagare proprio l'ultimo grande acquisto della casa di Topolino, che dopo aver proposto un titolo basato sui propri personaggi Disney e Pixar e uno incentrato sui supereroi Marvel, si è lanciata nel brand che probabilmente è in grado di interessare maggiormente un pubblico ancora più ampio. E, se vogliamo, anche più adulto. Le basi di Disney Infinity restano le stesse di sempre: il gioco si basa sull'utilizzo di una base da collegare alla console sulla quale appoggiare le statuette dei personaggi, i quali prenderanno vita sullo schermo e potranno essere comandati dai piccoli (o grandi) giocatori.
Quello tra elementi reali e virtuali è un abbinamento vincente che sta dimostrando di potersi ritagliare una grossa fetta di mercato, soprattutto in virtù del fatto che le tre proposte attualmente disponibili in questo senso – Disney Infinity, Skylanders e gli Amiibo di Nintendo – sono ben differenziate tra loro e propongono elementi e caratteristiche simili ma approcci profondamente diversi. Ciò che collega queste serie, però, è la presenza di piccole action figures che possono interagire con il gioco e che quindi da un lato hanno un forte appeal sui più piccoli e su chi è un accanito collezionatore e dall'altro sono in grado di generare un importante ritorno economico per i produttori. Ma in tutto ciò, bisogna sottolinearlo, Disney Infinity funziona. E lo fa alla grande, soprattutto in questo terzo episodio.
La nuova ambientazione a tema Star Wars non ha portato solo i mondi e i personaggi di Lucas sul piccolo schermo, ma li ha inseriti in un contesto dinamico e coeso che rende ogni sezione davvero interessante da esplorare. Merito anche del design "giocoso" che ha rivoluzionato l'aspetto di ogni elemento, Disney Infinity coglie al meglio lo spirito di Star Wars dandoci la possibilità di esplorare pianeti, navigare nello spazio e, ovviamente, combattere a colpi di spada laser. Forse uno degli elementi meglio riusciti di questo episodio è proprio questo: Disney ha chiesto aiuto a svariati studi di sviluppo con diverse competenze per migliorare aspetti come le sezioni platform e il combattimento. Una scelta che si rispecchia fortemente sulle meccaniche di gioco, ancora più profonde in particolar modo per quanto riguarda i combattimenti. Che, oltre alle spade laser, si basano ovviamente sull'utilizzo della forza.
Il bundle principale di Disney Infinity 3.0 contiene la base da collegare alla console e due personaggi (Anakin Skywalker e Ahsoka Tano), i quali possono essere utilizzati nell'avventura basata sulla trilogia dei prequel inclusa nel set. Il gioco ha comunque inizio con quattro spezzoni differenti che mostrano le varie avventure disponibili in questo terzo episodio: la trilogia dei prequel, la trilogia originale, Inside Out e i nuovi personaggi Disney. A natale sarà disponibile l'avventura legata al settimo episodio. Questi mondi sono acquistabili separatamente, così come lo sono i singoli personaggi e i power disc, i potenziamenti che non saranno più venduti in buste chiuse ma in confezioni trasparenti che ne mostreranno chiaramente il contenuto. Chiudono la serie di novità un nuovo hub dal quale iniziare ogni nuova avventura e la rinnovata modalità Scatola dei Giochi, vera punta di diamante della proposta che permette ai giocatori di costruire letteralmente il proprio mondo popolandolo con i personaggi preferiti di tutto l'universo (espanso) Disney. Le novità non sono esenti da problematiche, come qualche problema tecnico che di tanto in tanto si manifesta e una non proprio reattiva velocità dei caricamenti dei vari livelli, ma nel complesso il prodotto funziona decisamente bene.
Sarebbe stato facile per Disney Infinity 3.0 scadere nella banalità del proporre semplicemente i propri brand più forti in un gioco mediocre, soprattutto una volta giunti al terzo episodio. Invece la serie ha stupito proponendo non solo un concept interessante e originale, ma integrandolo con meccaniche funzionali e più profonde della maggior parte dei titoli solitamente rivolti ai più piccoli. L'altro videogioco che quest'anno avrà come protagonista l'universo di Lucas è Star Wars: Battlefront di Electronic Arts, un titolo maggiormente rivolto ad un pubblico adulto che però non deve tradire la bontà della proposta Disney; solo apparentemente fanciullesca e superficiale, ma molto più profonda e ispirata rispetto ad altri prodotti basati su produzioni cinematografiche. Disney Infinity ha intrapreso la strada giusta, ma a partire dai prossimi anni dovrà affrontare la sfida di mantenere alta l'attenzione una volta esaurite le cartucce dei brand più importanti. La vastità dei personaggi, mondi e storie Disney e la passione che gli sviluppatori hanno investito in questo progetto, però, fanno ben sperare per il suo futuro.