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Call of Duty: Advanced Warfare: il potere cambia tutto nel futuro creato da Sledgehammer Games

È finalmente arrivato il nuovo episodio della leggendaria serie di Call of Duty: Advanced Warfare. Sono tante le novità sotto il punto di vista della campagna e del multiplayer, ma riuscirà il titolo prodotto da Activision e sviluppato da Sledgehammer Games ad innovare finalmente la sua formula?
A cura di Marco Paretti
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Il potere cambia tutto. Un potere che può essere politico, militare o più semplicemente fisico, di un singolo. I primi due sono in grado di smuovere intere nazioni, ribaltare governi e ridefinire la geografia mondiale. L'ultimo è più personale ma non per questo meno importante: una sola persona, con il potere, può fare molte cose.
Sono le fondamenta del nuovo Call of Duty: Advanced Warfare, prodotto da Activision e sviluppato da Sledgehammer Games, software house che va a comporre il trittico di sviluppatori – Treyarch, Infinity Ward e Sledgehammer – che a rotazione daranno vita ai vari capitoli della leggendaria saga giocata da milioni di videogiocatori nel mondo. Un vero e proprio successo continuo capace di frantumare record su record di vendite e che quest'anno prova anche a rinnovarsi sotto molti aspetti, dalla campagna fino al multigiocatore, vero marchio di fabbrica di Call of Duty.

Siamo nel 2054, le compagnie paramilitari hanno guadagnato un'importanza tale da possedere eserciti più grandi ed avanzati di quelli delle nazioni stesse. Una di queste, ATLAS, è considerata come la più grande al mondo ed è guidata da Jonathan Irons, interpretato da Kevin Spacey. Durante i primi momenti di gioco ci ritroveremo a passare da semplici soldati americani a membri di ATLAS, elemento che darà il via ad una trama lunga e corposa, la quale torna finalmente ai fasti di un tempo lasciandosi alle spalle lo scivolone di Ghosts.
Il primo elemento importante è proprio la durata: circa sette ore in totale, quasi il doppio rispetto all'episodio dello scorso anno. Eppure, nonostante la lunghezza maggiore, i ragazzi di Sledgehammer Games hanno fatto un ottimo lavoro nel rendere tutte le situazioni intriganti e mai ripetitive, con alcuni spezzoni davvero ben ideati ed entusiasmanti. Uno degli elementi che contribuisce maggiormente a questa varietà è l'introduzione degli esoscheletri, vera punta di diamante dell'offerta di Advanced Warfare.

Call of Duty: Advanced Warfare Recensione

Messe a disposizione di tutti i soldati, le tute avanzate ci permettono di effettuare azioni prima impossibili: scivolate laterali e aeree, doppio salto, forza sovrumana, etc. Da queste nuove possibilità nascono delle situazioni davvero interessanti, sia nel singleplayer che nel multiplayer. Ogni esoscheletro possiede delle capacità uniche, selezionate automaticamente in base alle missioni durante la campagna e da modificare a piacimento nel comparto multiplayer.
Piuttosto che cercare di innovare le meccaniche di base dello sparatutto, Advanced Warfare si concentra sul potenziarle sotto diversi aspetti. Un po' come l'esoscheletro che viene applicato ai soldati, queste nuove abilità accompagnano il gameplay classico migliorandolo e diversificandolo come mai prima d'ora. Nel corso della campagna sbloccheremo dei punti da utilizzare per potenziare alcuni aspetti della nostra tuta come l'armatura, il numero di granate trasportabili e la resistenza al rinculo dell'arma.

Queste novità incidono fortemente sul multiplayer. Grazie all'introduzione degli esoscheletri, infatti, viene creata una nuova dimensione verticale nei livelli, la quale ci offre più possibilità di movimento e di esplorazione. In generale l'azione di gioco è diventata ancora più frenetica e dinamica, ma allo stesso tempo più fresca. Una sensazione dovuta anche al nuovo armamentario a disposizione, il quale riesce a catturare nuovamente l'attenzione dei giocatori grazie ai nuovi gadget tecnologici in grado di mettere un po' di pepe in più nelle partite.
Il design dei livelli rappresenta probabilmente uno dei punti più alti toccati dalla serie, proprio grazie alla nuova dimensione che permette di avere più punti di accesso, più vie percorribili e, ovviamente, meno zone sicure. La nuova modalità Uplink, infine, è stata chiaramente progettata intorno all'idea del movimento omnidirezionale degli esoscheletri. In questa modalità dovremo raccogliere una sfera e portarla all'interno di un portale sospeso in aria nella base nemica; potremo lanciarla o entrare direttamente nel portale con la sfera in braccio per fare più punti. Uplink ricorda molto da vicino il classico cattura la bandiera, ma la costruzione dei livelli e la disposizione dei portali la rendono un qualcosa di estremamente diverso. E molto più divertente.

Call of Duty: Advanced Warfare Recensione

Il comparto multigiocatore ci permette di agire più in profondità sulle abilità degli esoscheletri, selezionando vari perk da utilizzare durante le partite. Tra questi troviamo uno scudo portatile, l'invisibilità temporanea e la salute migliorata. Per quanto riguarda la personalizzazione dell'equipaggiamento, Advanced Warfare ripropone l'idea del Pick 13: potremo selezionare qualsiasi arma, ma ad ognuna sarà collegato un costo in punti. L'ultima grande introduzione di questo capitolo è costituita dal poligono di tiro. All'interno di una lobby avremo la possibilità di entrare istantaneamente in un'arena virtuale per provare con mano tutto il nostro equipaggiamento prima ancora di iniziare la partita vera e propria.
Call of Duty: Advanced Warfare riesce nel duro compito di riprendersi da un capitolo non proprio riuscito e proporre finalmente qualcosa di nuovo ed interessante. Un primo passo in avanti verso un prodotto diverso che farà sicuramente la felicità degli appassionati e non della serie. Una trama intrigante e dai risvolti interessanti, una direzione tecnica d'eccezione (Advanced Warfare è il primo CoD sviluppato specificatamente per console di nuova generazione), un multiplayer solido ed efficace e delle introduzioni in grado di incidere veramente sul gameplay. Tutti elementi che rendono il nuovo Call of Duty un interessante esperimento che, speriamo, si concretizzerà in qualcosa di ulteriormente innovativo nel corso dei prossimi anni.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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