"Woop-woop, that's the sound of da police/Woop-woop, that's the sound of da beast". Non è un caso che il testo della nota canzone di KRS-One abbia accompagnato il lancio del nuovo capitolo della serie Battlefield: Hardline. Famosa per le tematiche strettamente legate all'ambiente militare che fin dal suo lancio l'hanno contraddistinta – pur con divagazioni storiche e futuristiche – la saga di Battlefield non si è mai schiodata dal tema della guerra. Almeno fino ad ora. Per la prima volta la serie non solo passa dalle mani degli sviluppatori di DICE a quelle di Visceral Games (Dead Space), ma cambia anche completamente scenario, passando dalle grandi mappe dei capitoli precedenti a quelle più contenute e urbane di Hardline, all'interno delle quali si scontrano squadre di polizia e bande criminali.
Un cambiamento che stravolge molti degli elementi cari alla serie, la quale nonostante tutto si mantiene ancorata a ciò che l'ha resa una delle saghe videoludiche più interessanti, capace di sfidare anche il colosso Call of Duty. Un cambio di scena, quindi, che non solo modifica pesantemente gli scenari, ma fa lo stesso con tematiche e modalità di gioco. Ma anche con la campagna, che ora ci vede vestire i panni di un agente di polizia, Nick Mendoza, alle prese con una guerra tra bande nella città di Los Angeles. Le novità dal punto di vista del gameplay sono chiare fin dai primi momenti di gioco; meno azione sconsiderata in favore di pianificazioni più ponderate e un pizzico nemmeno troppo velato di meccaniche furtive. In Hardline sono infatti presenti più elementi che ci consentono – spesso ma non sempre – di rendere inoffensivi i nemici senza dover ricorrere all'uso delle armi da fuoco. Potremo per esempio avvicinarci di soppiatto alle gang nemiche, che ora vengono mostrate sulla mappa con tanto di "coni" visivi dai quali stare alla larga, mostrando il nostro distintivo e procedendo ad un arresto. Per le situazioni più spinose, invece, potremo ricorrere all'utilizzo di un taser.
La modalità in singolo risulta estremamente ben costruita, con un'impostazione da serie TV che rende il susseguirsi dell'azione più dinamico e permette di spalmare l'intera vicenda su un periodo di tempo più esteso. In questo modo le vicende dell'agente Mendoza appaiono ancora più interessanti e dotate di una narrazione che, semplicemente, funziona. E lo fa talmente bene che, sotto certi aspetti, in Battlefield Hardline la componente offline è quasi più interessante e curata di quella online, da sempre vero cavallo di battaglia della serie. Da questo punto di vista la proposta di Visceral Games offre degli spunti originali, unendo il concetto di guerra tra polizia e criminali a quello dei classici deathmatch e delle modalità care alla serie. In Hardline sono presenti 9 mappe e 7 modalità. Ne citiamo due, le più interessanti: Rapina e Corto Circuito. Nella prima i criminali devono effettuare un vero e proprio colpo in banca, facendo breccia tra le difese e fuggendo con il malloppo, mentre in Corto Circuito le due squadre devono rubare e mantenere il controllo di alcuni veicoli, guidandoli in giro per la mappa. Due modalità veloci e adrenaliniche, che ben si inseriscono nel contesto guerrafondaio di Battlefield.
Le mappe risultano per lo più ben costruite, anche se continuano ad offrire sempre e solo due tematiche: aree vaste dedicate ai veicoli o molto chiuse per favorire il combattimento di terra. Acquistano tutte più valore se giocate nelle modalità Rapina o Soldi Sporchi, ma solo perché ci "costringono" a seguire un obiettivo unico. L'utilizzo dei mezzi di trasporto, pur essendo stato ridimensionato rispetto agli ultimi due episodi della serie, è ancora uno degli elementi centrali del gioco, che comunque continua ad offrire mezzi corazzati ed elicotteri, oltre che macchine della polizia, muscle car e tir. Interessante la possibilità di occupare un'auto in quattro e sporgersi dai finestrini per sparare all'impazzata. Dal punto di vista estetico c'è ben poco di nuovo: Battlefield Hardline sfrutta l'ormai fin troppo conosciuto motore grafico Frostbite, che, pur offrendo una distruttibilità degli ambienti elevata e un impatto visivo tutto sommato buono, è caratterizzato da evidenti problemi tecnici che spesso e volentieri minano il risultato finale.
Battlefield Hardline resta comunque un prodotto valido e, forse a sorpresa, un buon esponente della serie. Un titolo che dalla sua ha l'offrire un punto di vista diverso sull'intera saga, un gameplay rinfrescato e una modalità multigiocatore azzeccata. Nonostante le limitazioni a questo punto forse un po' troppo evidenti e gli altrettanto chiari elementi della serie che "stonano" quando inseriti in un contesto urbano, Hardline riesce a donare qualcosa in più a Battlefield in maniera simile a quanto successo con Bad Company 2 o con gli ultimi due episodi della serie. Ed è nella narrazione che va ricercato questo elemento nuovo e interessante, un dettaglio che agli altri Battlefield è sempre sfuggito. Hardline non è perfetto, ma molto promettente se si guarda ad un (probabile) seguito. Battlefield Hardline è disponibile per Xbox One, Playstation 4, Xbox 360, Playstation 3 e PC.