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Opinioni

Batman: Arkham Knight, il capitolo più oscuro e maturo della saga dedicata all’Uomo Pipistrello

Maturità. È questo il termine che viene in mente dopo aver viaggiato in lungo e in largo per la Gotham City di Batman: Arkham Knight. Maturità in tutto e per tutto: nel gameplay solido e incredibilmente variegato, nella trama profonda come mai prima d’ora e nel comparto tecnico impeccabile. Giunto al terzo – e ultimo – capitolo della saga, la visione del mondo di Batman proposta da Rocksteady rappresenta indubbiamente il suo canto del cigno.
A cura di Marco Paretti
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Maturità. È questo il termine che viene in mente dopo aver viaggiato in lungo e in largo per la Gotham City di Batman: Arkham Knight. Maturità in tutto e per tutto: nel gameplay solido e incredibilmente variegato, nella trama profonda come mai prima d'ora e nel comparto tecnico impeccabile. Giunto al terzo – e ultimo – capitolo della saga, la visione del mondo di Batman proposta da Rocksteady rappresenta indubbiamente il suo canto del cigno: un episodio così imponente e curato da far scomparire anche i (pochi) difetti che lo caratterizzano. E qui la maturità caratterizza anche gli stessi sviluppatori, che con Arkham Knight sembrano aver dato tutto quello che potevano dare, dando vita ad uno dei titoli più interessanti attualmente disponibili per console di nuova generazione.

Gotham City, notte. Due costanti accompagnano la vita della città in ogni sua apparizione: la pioggia e la malavita. La prima cade inesorabile fin dal primo minuto, inondando le strade già prese d'assalto dalle bande dei seguaci dello Spaventapasseri e del Cavaliere di Arkham, un nuovo personaggio alla sua prima (riuscita) apparizione. Il comparto narrativo è talmente ben concepito che sarebbe un peccato parlarvene approfonditamente rovinandovi le tante ed emozionanti sorprese che riserva; basti pensare all'ottimo cast di personaggi, tutti ben caratterizzati, e al continuo susseguirsi di colpi di scena, che da momenti di sollievo passano ad essere dei duri e amari pugni nello stomaco. C'è poi un elemento – o meglio, un personaggio – che accompagna Batman nella sua avventura e che va a comporre alcuni dei momenti più profondi e maturi dell'intera saga.

Batman Arkham Knight Recensione

Maturo è anche il gameplay, ormai scopiazzato in lungo e in largo da altre serie che però hanno sempre fallito nel presentare la stessa esperienza di gioco. La fluidità dei movimenti e la coerenza del suo piroettare tra i nemici rendono il Cavaliere Oscuro un personaggio unico nel panorama videoludico, caratterizzato da meccaniche che in questo terzo episodio raggiungono l'apice massimo dell'evoluzione. In Arkham Knight assistiamo all'introduzione dei KO ambientali – sfruttando, cioè, gli elementi presenti nelle location -, dei combattimenti di coppia con personaggi come Catwoman e Robin e della possibilità di raccogliere ed utilizzare le armi cadute ai nemici. Introduzioni forse non rivoluzionarie, ma che vanno a completare un sistema di combattimento già perfezionato nel corso degli ultimi anni. A questo si aggiungono le molte novità legate ai gadget, dalle nuove aggiunte agli aggiornamenti di quelli esistenti. Fondamentale quello del rampino, che ora – una volta potenziato al massimo – permette fondamentalmente di volare sopra tutta la città. Ma la vera ciliegina sulla torta, la punta di diamante di Arkham Knight è una sola. La Batmobile.

Se la leggendaria automobile di Batman ha fatto capolino solo nel terzo episodio un motivo ci sarà. La Batmobile non è solo accattivante nel look, ma è anche contestualizzata all'interno del mondo dell'Uomo Pipistrello in una maniera così solida e profonda che, semplicemente, è impossibile non innamorarsene. Non che il gioco ci spinga a fare il contrario: in ogni momento è possibile richiamarla premendo un tasto, sia sulla strada che quando ci troviamo sull'orlo di un tetto o persino in volo. Muoversi per le strade di Gotham City a bordo del corazzato nero è divertente ed adrenalinico, soprattutto quando ci si imbatte in un gruppo di droni nemici. In questo caso bisogna ricorrere alla modalità alternativa della Batmobile, una trasformazione che avrebbe fatto impazzire qualsiasi bambino cresciuto negli anni '90 a pane e Power Rangers. Basta tenere premuto il grilletto sinistro per osservare la batmobile trasformarsi da veloce mezzo di trasporto a vero e proprio carro armato dotato di cannone, mitragliatrice e mobilità elevata. Se avete amato i Batman dei film e dei fumetti, non potrete che adorare questa versione del mezzo di trasporto preferito dell'Uomo Pipistrello. Ma, anche, odiarla un po'.

Batman Arkham Knight Recensione

Se proprio dobbiamo muovere qualche critica ad Arkham Knight, infatti, è innegabile non citare la forse eccessiva necessità di mettere in mostra la Batmobile. Sono presenti pezzi di storia che devono per forza di cose essere affrontati a bordo del corazzato, elemento che dopo qualche ora di gioco può portare ad un'inspiegabile senso di limitazione. Non fraintendeteci, utilizzare la grossa autovettura è sempre un piacere, ma essere obbligati a farlo in sessioni palesemente pensate in virtù del mezzo fa zoppicare il mondo di gioco altrimenti solidissimo. Anche perché questo episodio più di ogni altro ci mette nei panni di Batman consentendoci di scegliere realmente come approcciarci alle varie situazioni. Selezionare una missione secondaria – sono tutte interessanti e mai ripetitive – non ci porterà necessariamente a dover seguire un segnale sulla mappa, ma la maggior parte delle volte richiederà una buona dose di spirito d'osservazione per cercare di individuare eventuali segnali che possano portarci alla missione vera e propria. Musica classica nel caso di alcuni misteriosi omicidi, fumo in lontananza quando dovremo cercare il supercattivo Firefly e richiami mostruosi che ci guideranno verso una creatura mutante nei cieli di Gotham.

Proprio come la trilogia cinematografica di Nolan, anche quella di Arkham ha raggiunto una maturità tale da rendere Batman un eroe a tutto tondo, dotato di personalità forte e di un ecosistema di personaggi e location dall'alto spessore narrativo. Ed è proprio il parallelo con il mondo creato da Nolan a valorizzare quello dei ragazzi di Rocksteady: si parla di un Batman totalmente diverso, con ambientazioni uniche e personalità particolari. Eppure il risultato finale è altrettanto valido, se non migliore. Tutto in Batman: Arkham Knight funziona alla perfezione, dalle missioni secondarie all'immensa trama principale, dal cast di personaggi al comparto tecnico che non perde occasione per stupire, passando per la Batmobile, le innovazioni del gameplay e i continui riferimenti alle più alte vette raggiunte dal personaggio DC sia su pellicola che su carta. Batman: Arkham Knight è ad oggi il Batman definitivo, uno dei titoli meglio riusciti dell'attuale generazione di console e un'esperienza da gustare con il fiato sospeso dall'inizio alla fine.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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