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XCOM: Enemy Unknown, la recensione dello strategico dell’anno

Disponibile lo strategico a turni sviluppato da Firaxis Games per 2K Games, XCOM: Enemy Unknown. Ecco la recensione di Games Fanpage!
A cura di Matteo Acitelli
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XCOM Enemy Unknown

Nella Top 10 regali di Natale abbiamo citato un’alternativa quasi per ogni posizione: una di quelle esclusive è legata a XCOM, unico nel suo genere in questo 2012. La nextgen ha portato tantissime novità al mondo dei videogame, allargando notevolmente l’offerta videoludica di qualsiasi genere: ad esempio, possiamo citare lo sviluppo degli hack’n’slash che ormai presentano tutti un albero di potenziamento in relazione ai punti esperienza raccolti dai videogiocatori; il genere sparatutto si evoluto con le coperture e anche le avventure grafiche, così statiche, hanno introdotto seppur lievi modifiche alla struttura di gameplay.

Se c’è un genere che ha pagato a caro prezzo la nextgen è quello degli RTS, ovvero gli strategici a tempo reale. XCOM: Enemy Unknown è l’unico esempio di strategico – a turni però – che si è guadagnato menzione in questo 2012, al di là del fatto che ormai l’offerta è sempre più bassa, ma risulta così efficace nella sua formula che il Metacritic evidenzia gli sforzi di Firaxis Games, già autori di Civilization, con una grandissima media.

La qualità di XCOM: EU è decisamente elevata anche se il background narrativo ha ben poco da offrire se non la solita invasione aliena. Le maggiori organizzazioni mondiali decidono di contrastare la minaccia concentrando le proprie risorse economiche e tecnologiche in un unico grande progetto che sotto il nome in codice di XCOM che consenta ad un piccolo team di soldati preparatissimi di affrontare le orripilanti creature piuttosto che mandare a morire migliaia di uomini di media capacità.

Il gioco è decisamente complicato soprattutto per i neofiti, anche se il livello di sfida risulterà piuttosto alto per chiunque. Il tutorial iniziale, seppur completo, non svela tutte le potenzialità dei prodotto Firaxis che, al contrario, si lascia scoprire ora dopo ora nella longeva campagna in single player. Possiamo definire XCOM come un gran concentrato d’azione nonostante tutto funzioni nel classico schema di strategico a turni vecchio stile: i componenti del team possono eseguire due azioni per ogni turno, mischiando il cambio di copertura ad un attacco verso il nemico, sperando che la mossa serva a qualcosa.

Chiaramente l’offerta videoludica non finisce tutta nello scambio di turni, anzi, il campo di battaglia permette mettere a frutto quanto di buono svolto nelle retrovie. Dietro il team di soldati si nasconde tutto il resto dello staff, come ingegneri, scienziati e ricercatori, che sviluppano nuove tecnologie sfruttando gli investimenti e le scoperte rinvenute dagli alieni. Tutte le attività secondarie culminano in una serie di potenziamenti che accrescono le abilità dei super-soldati a disposizione del videogiocatore, sia a livello bellico che fisico. Non mancano neppure sfide extra lontane dall’azione diretta, come gli investimenti per vincere la resistenza aliena nello spazio aperto e il passatempo di personalizzare i propri soldati.

Il motore grafico di XCOM: Enemy Unknown è l’intramontabile Unreal Engine che, nonostante i pochissimi utilizzi sotto questo genere, compie egregiamente il suo lavoro sia durante gli scontri a fuoco che a proposito delle cinematics. I modelli poligonali sono ben realizzati e la telecamera si muove in maniera intelligente mantenendo viva l’azione di gioco, molto vicina al campo di battaglia e ai personaggi. In linea di massima, chi spera di godere di dettagli grafici all’ultimo grido si sbaglia di grosso, infatti il titolo è stato concepito per premiare la fluidità e la risposta ai comandi. Tuttavia, va considerato qualche difetto di troppo sul piano tecnico che risiede perlopiù in compenetrazioni poligonali, Intelligenza Artificiale da rivedere e blocchi improvvisi del videogame.

Se tecnicamente il lavoro di Firaxis soffre di alti e bassi, non possiamo non citare l’ottima longevità del prodotto: oltre alla campagna single player lunga, intensa e rigiocabile, il titolo offre un buon comparto multiplayer che fa crescere in maniera esponenziale il periodo di vita dell’esperienza ludica prima di lasciare il disco sullo scaffale della propria collezione.

XCOM: Enemy Unknown è un grande strategico a turni che, pur basandosi su una sceneggiatura non originale e ricca di clichè, riporta indietro l’Era videoludica ai grandi capostipiti del genere e allo stesso XCOM originale. Il titolo vanta giocabilità ricca di feature e azioni da compiere: portare avanti le abilità dei soldati del team richiede di adempiere ad altre faccende nei laboratori e per missioni secondarie, concentrando gli investimenti su ricerche tecnologiche in grado di portare risultati in breve tempo, pronti per essere utilizzati sul campo di battaglia.

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