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Battlefield 1 e la missione sul Monte Grappa, gli alpini: “È un sacrilegio e un affronto”

Una mancanza di rispetto verso il passato e verso il Veneto. Così l’Associazione Nazionale Alpini ha definito Battlefield 1, l’ultimo episodio della famosa serie di sparatutto di Electronic Arts che proprio da oggi è disponibile sul mercato.
A cura di Marco Paretti
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Una mancanza di rispetto verso il passato e verso il Veneto. Così l'Associazione Nazionale Alpini ha definito Battlefield 1, l'ultimo episodio della famosa serie di sparatutto di Electronic Arts che proprio da oggi è disponibile sul mercato. E che, essendo ambientato nella Prima Guerra Mondiale, coinvolge anche la storia italiana. Una delle missioni, infatti, è ambientata sul Monte Grappa, teatro di alcune battaglie decisive della guerra e perno della difesa italiana, conosciuto anche per il sacrario militare del monte Grappa che contiene resti di militari italiani e austroungarici. La rivisitazione storica di EA ripercorre una delle battaglie che hanno caratterizzato la cima, elemento che ha indispettito gli alpini.

"Ovvio che sono contrario ad una cosa del genere, non ci sembra affatto il caso di trasformare un luogo sacro in un videogioco" ha commentato Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione Nazionale Alpini. "Il Monte Grappa dovrebbe essere ricordato per il sacrificio di chi ha combattuto ed è morto lassù, dall’una e dall’altra parte, e non quindi essere riportato d’attualità in questo modo, con gente che spara e uccide, con sangue ovunque. Temi delicati, come quello della guerra, specie di questi tempi, vanno affrontati in maniera diversa e non in modi devianti come questo". Non che il videogioco manchi di rispetto nei confronti di chi ha combattuto, anzi, racconta la difesa dell'importante passaggio mostrandone gli eventi dagli occhi di un italiano. L'accusa nei confronti di Battlefield 1 sembra basata più sulla sempre difficile comprensione del medium che su elementi oggettivamente irrispettosi.

"Un vero e proprio sacrilegio, perché solo chi non ama e non conosce il Grappa può ideare un videogioco di questo tipo, che è una mancanza di rispetto nei confronti di un territorio che ha visto morire decine di migliaia di giovani per difendere la patria" ha continuato Sergio Berlato, consigliere regionale. Viene da chiedersi, giocando al titolo di EA, cosa lo renderebbe irrispettoso. Il riproporre uno scontro avvenuto sulla cima, come farebbe un documentario o una ricostruzione storica? O più probabilmente l'essere un videogioco, con tutti i pregiudizi che il medium si porta ancora dietro? Critiche a parte, Battlefield 1 ha riscosso un successo di pubblico notevole e, forse, i più giovani potranno imparare qualcosa in più sulla storia. Già, anche da un videogioco. Che ogni tanto bisognerebbe anche comprendere prima di criticare.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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