video suggerito
video suggerito
Opinioni

Xbox One verrà venduta in Cina a partire da settembre, il governo abolisce il divieto di vendita delle console

Nel 2000 la Cina aveva proibito la vendita di console di gioco prodotte al di fuori del paese, ma dopo 14 anni il governo fa un passo indietro e ne autorizza l’importazione. Microsoft è la prima ad ottenere il via libera e, a partire da settembre, venderà Xbox One ai giocatori cinesi.
A cura di Marco Paretti
16 CONDIVISIONI
Xbox One Cina

Se pensavate che le console di nuova generazione avessero già invaso tutto il mondo vi sbagliavate di grosso, sono infatti molti i mercati che mancano all'appello sia per Sony che per Microsoft, per lo più in paesi difficili nei quali anche solo ottenere l'autorizzazione alla vendita è un'impresa. In particolare la Cina è ben conosciuta sotto questo aspetto; dal 2000 il governo ha infatti vietato la vendita di console straniere sul suolo cinese.
A gennaio, dopo quattordici anni, il governo ha però fatto un passo indietro: le console straniere si potranno vendere, così come i giochi, ma dovrà tutto essere approvato da un organo competente. Un compromesso accettabile per un paese che in quasi quindici anni non ha toccato (legalmente) nemmeno una console. Microsoft è stata la prima a cogliere l'opportunità e ha finalmente annunciato di aver ottenuto il via libera dal governo; da settembre Xbox One sarà in vendita anche in Cina, diventando la prima console dal 2000 ad essere venduta sul territorio.

L'annuncio fa parte di un accordo con il colosso media BesTV, sussidiario dello Shangai Media Group, che si descrive come "principalmente impegnato nella fornitura di servizi tecnici, contenutistici e di marketing per TV, PC e dispositivi mobile tramite diverse piattaforme".
La Cina istituì il divieto di vendere console di gioco non progettate da compagnie cinesi nel 2000. Il divieto si basava anche su preoccupazioni prive di fondamento scientifico circa la salute mentale dei giocatori, ma la realtà era che il governo voleva tagliare fuori dal mercato le aziende straniere. Sotto questo aspetto – e tenendo conto del periodo storico – possiamo anche capire questa scelta (senza condividerla, ovviamente), ma nel corso degli anni il mercato dei videogiochi è profondamente cambiato e ora, nel 2014, rappresenta un'industria in forte crescita. E molto ricca. Tra le motivazioni che hanno spinto il governo ad eliminare il divieto di vendita figura sicuramente quella economica, attualmente per il consiglio di stato cinese deve risultare sicuramente più interessante l'aspetto finanziario rispetto a quello delle preoccupazioni culturali. La Cina, dopotutto, è il paese più popolato al mondo, con oltre mezzo miliardo di giocatori. È inoltre ben conosciuta per la creazione di elementi digitali essenziali dei videogiochi; una sorta di "made in China" virtuale.

Dopo l'annuncio dell'eliminazione del divieto di vendita, le aziende straniere si sono affrettate nel ricercare l'approvazione del governo per poter vendere le proprie piattaforme di gioco nel paese. Microsoft è stata la più veloce, grazie anche all'accordo con BesTV. Ed è interessante notare come una compagnia americana sia stata la prima ad ottenere il via libera a discapito delle giapponesi Sony e Nintendo, elemento che potrebbe avere a che fare con le note tensioni tra i due paesi.
La vendita delle console sul territorio cinese, comunque, non porterà necessariamente ad un grande successo economico. I giocatori cinesi non attendono con ansia di poter acquistare le nuove console e non perché non siano interessati in queste piattaforme: semplicemente lo hanno già fatto. Se legalmente è infatti impossibile acquistare questo hardware, il grande mercato grigio cinese ha già da tempo cominciato a trattare il mondo del gaming e probabilmente continuerà a farlo a lungo, visto che con molta probabilità i canali legali saranno più dispendiosi.
Sarà comunque interessante vedere come reagirà il mercato cinese dopo così tanti anni di divieto, ma siamo certi che con un numero così consistente di giocatori questo nuovo scenario riuscirà sicuramente ad influenzare il settore videoludico e i rapporti sino-americani.

16 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views