Videogiochi violenti: tranquilli i sonni dei ragazzi secondo psicologo
Sforacchiare nemici con il nostro fucile d'assalto, vendere cara la pelle evitando pallottole e bombe a mano… poi uno sbadiglio e andare a nanna. Sembra impossibile e per alcuni lo è, anche se la nostra avventura bellica si ferma solo ed esclusivamente al combattimento sullo schermo.
Una ricerca – in sé alquanto ridicola poiché basata sul campione irrisorio di 13 adolescenti – rimette in ballo il tema dei videogiochi e dei disturbi che questi potrebbero comportare per il sonno. I giovani, infatti, sono stati sottoposti dapprima a 50 minuti di gioco a Call of duty 4: Modern Warfare, poi, in un'altra giornata, a 50 minuti di visione del film "La marcia dei pinguini".
Se prima degli esperimenti impiegavano in media 15 minuti per addormentarsi, dopo aver giocato ne necessitavano di 22,5 e dopo il film di 18. Quindi: i giochi non fanno dormire sonni tranquilli.
Secondo Michael Gradistar, psicologo infantile presso la Flinders University, 50 minuti di gioco non possono causare effetti simili, poiché ancora troppo pochi per coinvolgere emotivamente il giocatore.
Dal dibattito, a nostro giudizio, si deduce che: 1. si chiama "ricerca" qualsiasi test; 2. Gradistar, probabilmente, non ha mai giocato a Call of Duty 4. Per il resto si può dedurre ben poco. La domanda sulla presenza o meno di un effetto negativo dei videogames sul sonno, dunque, resta ancora aperta.