La prima console da gioco di Microsoft? Bill Gates non la voleva, tanto da averla definita un insulto all'azienda di Redmond da lui fondata. Lo ha rivelato Ed Fries, co-fondatore di Xbox, all'interno del programma Unfiltered della testata americana IGN. Secondo l'uomo, Gates rigettò immediatamente l'idea di una console da gioco non appena gli ingegneri gli mostrarono il progetto: "Questo è un insulto verso tutto ciò che ho fatto per questa azienda" avrebbe urlato Gates entrando in riunione con il progetto in mano. È stato l'inizio delle discussioni riguardanti la console di Redmond.
Una partenza burrascosa che quasi fece saltare un progetto ora in primo piano nel panorama videoludico internazionale, tanto da tenere testa a PlayStation nonostante la terza generazione di Xbox stia faticando a seguire le vendite generate da Sony. Negativo è stato anche il parere di Steve Ballmer, uno dei leader più carismatici dell'azienda di Redmond, che definì la console una potenziale perdita di denaro vista la scarsa esperienza della sua realtà nel panorama videoludico. A svoltare la situazione fu la domanda di un dipendente: "E allora Sony?".
Dopo ore di riunione – era persino la sera di San Valentino, ha spiegato Fries – è bastata questa domanda a far tornare sui propri passi Gates e Ballmer, che nel giro di cinque minuti hanno dato pieno supporto al progetto. "Vi do carta bianca" ha detto il fondatore di Microsoft. "Avrete tutto ciò che mi state chiedendo". Era febbraio del 2000, mentre la console sarebbe arrivata sul mercato americano nell'autunno dell'anno successivo, il 15 novembre 2001. Il resto è storia: la prima console di Microsoft si rivelò un discreto successo anche grazie alle funzionalità online, elemento che convinse l'azienda a replicare con una seconda proposta, l'Xbox 360. Dalle 24 milioni di unità registrate dalla prima console si passò così agli 85 milioni della seconda, un successo che ha portato recentemente all'uscita della nuova Xbox One e al consolidamento della presenza di Microsoft nel panorama videoludico internazionale.