Dopo l'acquisizione da parte di Facebook, Oculus Rift ha lasciato spazio per altri device per la realtà virtuale nel settore videoludico. Razer ha sfruttato questa possibilità e, nel corso del CES di Las Vegas, ha presentato OSVR: Open Source Virtual Reality.
Creato in collaborazione con l'azienda specializzata in realtà virtuale Sensics, OSVR è stato definito come l'Android della realtà virtuale. Si tratta di una sorta di standard open source che faciliterà l'adattamento dei videogiochi su più piattaforme.
Il cuore del progetto è però l'OSVR Hacker Dev Kit, un visore per la realtà virtuale simile nelle forme all'ormai famoso Oculus Rift e dotato di schermi da 1080p e di un campo visivo di 100 gradi. Questo dispositivo sarà venduto a partire da giugno al costo di 199,99 dollari, un prezzo decisamente interessante considerando che è uguale a quello del Samsung Gear VR (venduto senza schermi) e di 150 dollari inferiore a quello dell'Oculus Rift DK2.
Secondo Razer la nuova piattaforma non vuole competere direttamente con Oculus ma, anzi, diventare uno standard da utilizzare come base per sviluppare i nuovi giochi. Un piano ambizioso che solo un'azienda con una presenza forte come quella di Razer poteva proporre.
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Nonostante si parli di realtà virtuale da ormai diversi anni, attualmente non sono presenti dei veri e propri visori sul mercato. Oculus Rift è ancora in pieno sviluppo con una data d'uscita tutt'altro che definita, il Samsung Gear VR è ancora in fase sperimentale e i prodotti di terze parti non sono riusciti a stupire come il visore di Oculus.
Ben vengano, quindi, le nuove proposte. Soprattutto se, come nel caso di Razer, possono effettivamente aiutare lo sviluppo di questa tecnologia anche da parte di altre aziende. E in questo la tecnologia open source di OSVR può agevolare di molto il lavoro di realtà più piccole.