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Opinioni

Monument Valley, le opere di Escher prendono vita su iPad

Architetture impossibili, scenari colorati e musiche rilassanti, Monument Valley ci rapisce in un mondo fortemente ispirato alle geometrie di Escher proponendoci un’esperienza speciale.
A cura di Marco Paretti
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Un quadro di Escher in movimento. Un minuscolo personaggio si aggira tra le strane architetture impossibili mostrate dal piccolo, grande schermo dell'iPad. È in cerca di un senso, di un'uscita, in quella che all'apparenza sembra una situazione priva di logica, ma che invece grazie all'intelligenza e al ragionamento può essere risolta.
Stiamo parlando di Monument Valley, disponibile per iPhone e iPad a poco più di 3 euro, un titolo caratterizzato da un comparto visivo estremamente dettagliato e stimolante, che non solo ci propone una versione "interattiva" delle architetture impossibili di Escher, ma lo fa anche in una maniera artistica ed affascinante.

Monument Valley

Aprite l'app e immergetevi nell'esperienza che essa propone, in poco tempo vi troverete a vagare nei luoghi colorati e affascinanti del gioco senza badare alla realtà che vi circonda. Monument Valley rappresenta uno di quei titoli ipnotici in grado di rapire letteralmente il giocatore per minuti, ore, giorni. Ecco forse giorni no, visto che l'unica pecca davvero significativa del gioco è proprio la durata: circa tre ore per terminare tutti gli schemi. Resta comunque l'impronta della magnifica direzione artistica che ha accompagnato lo sviluppo del gioco, della quale potete avere un assaggio nel video qui sotto.
Ogni livello si propone come una sorta di piccolo puzzle 3D ambientato all'interno di strutture che non seguono una logica ben precisa ma, proprio come le opere di Escher, si modificano in base alla prospettiva. Il nostro obiettivo sarà quello di raggiungere l'uscita "giocando" con la prospettiva e utilizzando alcuni elementi che il gioco ci mette a disposizione. Facile? All'inizio sì, ma poi il gioco diventa sempre più difficile, stimolante e gratificante, grazie alle architetture che si fanno via via sempre più complesse.

Monument Valley nasce dalla mente di Ken Wong, già direttore artistico di Alice: Madness Returns, un illustratore abile e dalla spiccata creatività, che grazie a questa app è riuscito a farsi notare. Il gioco è stato prodotto da Ustwo, studio di design multimediale con ben tre sedi a Londra, New York e Malmo.
I giocatori più incalliti avranno un piccolo deja vu giocando a Monument Valley: il titolo ricorda infatti Echochrome, uscito su PC e PSP nel 2008. Secondo Wong, comunque, le fonti di ispirazione principali sono stati alcuni giochi partoriti dalla scena indipendente, tra cui Fez e Sword&Sworcery. Titoli con i quali condivide anche la forte presenza del comparto sonoro; ogni azione all'interno dei livelli è infatti accompagnata da un piccolo effetto musicale, un elemento che contribuisce enormemente al rilassamento generale.
È un vero piacere aggirarsi per le architetture di Monument Valley, i suoi livelli colorati e impossibili, le musiche, gli effetti sonori e l'atmosfera incantata che avvolge il tutto riescono a regalare ore di divertimento. Poche, ma speciali.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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