Il governo turco è preoccupato per i possibili effetti psicologici della violenza presente in Minecraft. Secondo un rapporto pubblicato dalla testata turca Haberturk, le autorità avrebbero aperto un'inchiesta sul popolare videogioco basato sulla raccolta di materiale per la costruzione di strutture.
L'azione sarebbe stata ordinata dal ministro per la famiglia e le politiche sociali Aysenur Islam, secondo il quale Minecraft promuoverebbe l'aggressività nei videogiocatori. Un'accusa che suona un po' strana rivolta ad un titolo di questo tipo: l'obiettivo principale è quello di scavare e raccogliere materiali e, sebbene ci sia la possibilità di uccidere gli zombie a colpi di picconate, questo è un elemento estremamente marginale.
In Europa e in America, infatti, il gioco è indicato come adatto ai più piccoli: secondo il PEGI è giocabile dai bambini a partire dai 7 anni, cioè in età da scuola elementare. L'associazione identifica Minecraft come un gioco contenente "violenza non realistica nei confronti di personaggi che, sebbene siano umani, non sono molto dettagliati".
Eppure, secondo il governo turno, Minecraft promuoverebbe la violenza contro gli animali e le altre persone. Se al termine dell'indagine sarà considerato troppo violento, il titolo potrebbe essere bandito completamente dal paese.
Il ministro Islam ha intrapreso questa campagna dopo che un giornalista gli ha riferito che nel gioco i giocatori guadagnano punti uccidendo altri personaggi, comprese le donne. Un'accusa che va a snaturare totalmente la natura del titolo, focalizzato su ben altre tematiche.
"Non ho mai visto un ragazzino prendere una spada e attaccare le persone a causa di Minecraft" ha commentato Kaan Gezer, giornalista videoludico turco "Storie come queste sono la causa dello stallo e del deterioramento del settore videoludico in Turchia". Minecraft è estremamente popolare in tutto il mondo, con oltre 100 milioni di giocatori attivi su PC, Xbox 360, Xbox One, PS3, PS4 e mobile.