Minecraft? Non solo per giocare, esplorare caverne e generare le proprie creazioni composte da cubi di diverso materiale. Per il videogioco, acquisito nel 2014, Microsoft ha piani ben più importanti. Per questo oggi l'azienda di Redmond ha annunciato l'arrivo della Education Edition, una nuova versione del gioco appositamente pensata per le scuole. Per ora i cambiamenti non sono estremi: si tratta del solito Minecraft, ma dotato di strumenti utili a docenti e studenti. Come una mappa, la possibilità di bloccare determinati elementi, una visuale libera e una sorta di diario dove raccogliere informazioni e fotografie.
Una serie di novità che non vogliono stravolgere il titolo sviluppato da Mojang; l'obiettivo è infatti quello di renderlo un potenziale strumento per l'apprendimento senza eliminare l'elemento ludico, chiaramente apprezzato dai giovani (e non) videogiocatori. Microsoft ha inoltre lanciato un nuovo sito web attraverso il quale gli educatori possono condividere mondi di Minecraft e lezioni ad essi connesse. Attualmente sono presenti alcuni esempi: una ricostruzione del Giappone feudale, una dimostrazione dell'architettura brutalista e una rappresentazione ingigantita di alcune molecole.
Microsoft non ha intenzione di creare mondi o realizzare lezioni; piuttosto si affiderà alla creatività della comunità offrendogli strumenti adatti alla creazione di nuove esperienze. Quella di Redmond è quindi una scommessa sotto certi aspetti rischiosa: per costruire un mondo ci vogliono tempo e dedizione, caratteristiche che gli utenti di Minecraft hanno. Ma si può dire lo stesso degli insegnanti? L'azienda deve fare in modo di fornire un supporto adeguato per assicurare la buona riuscita del progetto. Che, in ogni caso, resta promettente. Microsoft deve solo rendere il software appetibile agli occhi degli insegnanti.