Home Pong, la console per videogiochi di Atari compie 40 anni

Era il 3 agosto del 1975 quando la compagnia americana Atari lanciò sul mercato Home Pong, da molti considera la prima console per videogiochi. Con Home Pong è iniziata la rivoluzione dell'industria dei giochi elettronici, un dispositivo che veniva collegato alla televisione e con due semplici manopole consentiva di comandare il gioco. In realtà però prima dell'uscita della Pong Home di Atari uscì un'altra console da gioco collegata ad un televisione, il sistema Brown Box che venne realizzato nel 1968 da Ralph Baer. Questo modello subì poi un'ulteriore evoluzione nel '72 che venne chiamata Magnavox Odyssey. La console Odyssey registrò in due anni circa 350mila unità vendute solo negli USA mentre la Pong di Atari riuscì a vendere 150mila unità solo nel dicembre del '75.

All'interno dello "scatolone" nero era disponibile un solo gioco: Ping Pong, un simulatore di tennistavolo in bianco e nero il cui obiettivo era quello di mettere in buca la pallina che rimbalzava all’interno dello schermo. Atari, la società che ha sviluppato questa console che nella giornata di oggi compie 40 anni, è stata fondata nel 1972 da Nolan Bushnell e Ted Dabney. Il successo di Home Pong è legato molto al videogioco Pong che, visto il grande successo, portò gli sviluppatori a realizzare questa console permettendo quindi a tutti gli utenti di giocare a Pong sul televisore. L'idea di portare Pong in una versione domestica da collegare al televisore venne all'ingegnere Harold Lee nel 1974, dopo circa un anno, esattamente il 3 agosto 1975, la compagnia americana lanciò nei grandi magazzini Sears negli Usa la nuova console che dimostrò subito un grande apprezzamento da parte dei consumatori. Subito dopo l'uscita di Pong arrivarono altri grandi successi come Space Invaders di Taito ed i primi giochi a colori tra i quali Pac-Man, uno dei dei videogiochi più famosi di tutti i tempi.