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Heavy Rain: sesso e sangue alla Quentin Tarantino sulla Ps3?

Niente pulp, ma tanto realismo condito di nudo e violenza, da vendere facilmente sul mercato.
A cura di Danilo Massa
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Heavy Rain

Decisamente realistico, “Heavy Rain” segna l’ennesimo passo della tecnologia applicata ai videogiochi per una rappresentazione della realtà il più possibile fedele. Una fedeltà che, evidentemente, si deve intendere sia in termini di resa grafica, sia in termini di situazioni giocabili o – quantomeno – visibili.

Il disegno volutamente composto con tratti più forti e da cartone animato (è il caso, ad esempio, di tutta la saga di Grand Theaft Auto) lascia man mano il posto alla fotografia. Colori più veritieri, espressioni più comunicative per un coinvolgimento maggiore.

E di certo deve essere questione di coinvolgimento attraverso rappresentazione realistica, la presentazione di scene di nudo e di particolare violenza in “Heavy Rain”, il nuovo gioco prodotto dalla Quantic Dream per Sony PlayStation 3.

Se in altri programmi la violenza poteva essere in qualche modo stemprata da una grafica che nell’immediato suggeriva la finzione, trasponendola sul gioco e sulle stesse sensibilità, oggi si cresce sia sulla variabile truculenta, sia su quella del realismo… sollevando non poche critiche da parte dei consumatori.

Queste, infatti, le critiche mosse a “Heavy Rain”, che non solo mostra immagini di particolare violenza, ma, anche, scene di nudo così ben fatte da poter indurre a pensare che si tratti di video e fotografie. Certo, se “The Sims” avesse questa grafica e se si potesse entrare nel dettaglio del concepimento dei propri figli… si può star certi che molti player dimenticherebbero l’ampia giocabilità e si concentrerebbe sulla riproduzione della specie.

Danilo M.

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