Hearthstone, il videogioco di carte collezionatili basato sul mondo di Warcraft, fa guadagnare a Blizzard circa 20 milioni di dollari ogni mese. Il titolo di successo – ormai è giocato da milioni di giocatori in tutto il mondo – è riuscito a generare un incredibile giro d'affari in pochi mesi, andando peraltro a suddividere equamente le entrate derivanti sia dal segmento PC, dove è nato, che da quello mobile, dove è approdato poco dopo grazie alle versioni per smartphone e tablet. Lo rivela un'indagine dell'azienda Superdata, specializzata in analisi dell'industria videoludica.
I dati relativi ad Hearthstone sono contenuti all'interno del rapporto annuale sui giochi di carte digitali, un fenomeno un costante ascesa da 1,3 miliardi di dollari all'anno che nell'ultimo periodo è stato alimentato dall'arrivo di numerosi importanti player come, appunto, Hearthstone. Che al momento regna incontrastato nonostante la sua relativa giovinezza. Nulla ha potuto nemmeno il grande rivale Magic: The Gathering, che alle spalle ha una storia ben più lunga del titolo di Blizzard. Hearthstone ha però dalla sua un elemento fondamentale: è riuscito non solo a proporre un gioco di carte complesso e profondo, ma anche basato su alcuni dei personaggi iconici del settore videoludico, andando a creare un fenomeno simile a quello che ha colpito l'industria con l'uscita di World of Warcraft, lanciato sempre da Blizzard.
Hearthstone ha scelto lo stesso approccio: ha preso un gioco complesso come quello dei giochi di carte collezionabili e l'ha reso facilmente padroneggiabile senza per questo influenzare la sua profondità. In più, l'ha riempito di personaggi popolari e ispirati ad un ecosistema ben concretizzato nel panorama videoludico mondiale. Insomma, una ricetta vincente. Come dimostrano anche i dati, che sono peraltro incoraggianti proprio a causa della divisione equilibrata tra il mondo PC e quello mobile: 10 milioni di dollari al mese su ciascuna piattaforma per un totale di circa 20 milioni di dollari, con la versione smartphone in rapida ascesa. Segno che i giocatori, contro ogni aspettativa, vogliono continuare a giocare a titoli complessi ovunque si trovino. Poco importa, infine, che i numeri divulgati da Superdata – che sottolinea come il margine d'errore sia il più delle volte minimo – siano solo una stima basata su numeri, algoritmi e altri calcoli: il successo di Hearthstone è ormai innegabile.