È bastata una maglia arcobaleno a far infuriare il governo russo e a portarlo a minacciare FIFA 17, la nota simulazione calcistica, con un possibile ritiro dal mercato. Il gioco, si legge all'interno di una lettera inviata all’Agenzia delle Comunicazioni e firmata dal parlamentare Valery Rashkin, avrebbe violato una legge del 2013 che proibisce la propaganda in favore di orientamenti sessuali "non tradizionali", indicandoli come "dannosi per la salute e lo sviluppo dei bambini". Così FIFA 17, che proprio contro l'omofobia ha lanciato una maglia arcobaleno, ora rischia la censura in Russia.
La maglia incriminata fa parte di un'iniziativa di Electronic Arts per supportare la campagna contro l'omofobia: tra le divise disponibili all'interno del gioco figura ora un completo caratterizzato dai colori dell'arcobaleno, simbolo dell'orgoglio LGBT. Un'iniziativa che, secondo gli sviluppatori, "invita gli utenti a supportare il progetto Rainbow Laces promosso dalle squadre di Premier League in supporto al movimento LGBT". In Russia, però, la presenza di questa maglia andrebbe in conflitto con la legge del 2013, che proibisce ogni tipo di propaganda di questo tipo.
"Le autorità devono verificare la possibilità di distribuire il gioco sul territorio russo" ha spiegato Irina Rodnina, tre medaglie d'oro alle spalle e una carriera da parlamentare all'attivo. "Ogni stato ha le sue leggi interne che devono essere seguite da tutti". Le autorità potrebbero decidere di bandire il gioco dal territorio russo o di imporre agli sviluppatori la modifica del codice per rimuovere la maglia arcobaleno, almeno per quanto riguarda la possibilità di utilizzarla da parte degli utenti minorenni. Electronic Arts non ha ancora fornito una risposta alle richieste del governo russo.