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Disney abbandona il settore videoludico e chiude la serie Disney Infinity: 300 licenziamenti

Disney ha annunciato di aver chiuso il progetto Disney Infinity e di voler terminare il suo business di pubblicazione di titoli videoludici. Come conseguenza, circa 300 dipendenti perderanno il lavoro.
A cura di Marco Paretti
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Disney ha annunciato di aver chiuso il progetto Disney Infinity e di voler terminare il suo business di pubblicazione di titoli videoludici. L'azienda ha inoltre specificato di voler chiudere lo studio di sviluppo Avanalche Software, responsabile, appunto, della creazione della serie Infinity. Come conseguenza, circa 300 dipendenti perderanno il lavoro. Disney Infinity riceverà due ulteriori aggiornamenti – uno su Alice e uno su Finding Dory – a maggio e a giugno, dopodiché non sarà più aggiornato né sviluppato.

"È stata una decisione difficile che non abbiamo preso alla leggera vista la qualità della serie e il numero di fan" ha spiegato l'azienda in una nota. "Il nostro obiettivo era quello di far prendere vita ai migliori elementi di Disney e con il vostro supporto ci siamo riusciti". La notizia arriva dopo soli due mesi dall'annuncio secondo il quale non ci sarebbe stato nessun nuovo capitolo di Disney Infinity quest'anno: dal 2013 la serie è sempre uscita con un regolare rilascio annuale. Alla fine, però, non ci saranno più capitoli anche negli anni successivi. L'annuncio arriva a sorpresa, vista anche la supposta grande monetizzazione della serie: Infinity si basava infatti su contenuti fisici (statuette, gettoni, etc) da acquistare separatamente ma da utilizzare con il gioco.

Inoltre, Disney ha annunciato di non voler più realizzare e pubblicare giochi su licenza proprietari, mettendo fine in maniera definitiva alla sua presenza diretta nel settore. L'azienda continuerà a fornire le licenze ad altri produttori, che potranno così sviluppare titoli basati sui personaggi e le storie Disney. Le motivazioni alla base della scelta sarebbero da cercare nel calo di interesse – e di vendite – nei confronti della serie, nonostante il periodo iniziale di grande successo. "Non abbiamo abbastanza confidenza in questo business per renderlo stabile e giustificabile" ha spiegato Bob Iger, CEO di Disney.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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