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Datagate, spiati dalla Nsa anche i giocatori di Angry Birds

Tra le app utilizzate dalla Nsa (la National Security Agency) per estrapolate i dati sensibili degli utenti ci sarebbe anche il celebre videogioco di Rovio Entertainment Angry Birds che con oltre un miliardo di download è uno dei giochi per smartphone e tablet più utilizzati.
A cura di Matteo Acitelli
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Le nuove rivelazioni diffuse dal Guardian, dal New York Times e da Pro Publica riaccendono i riflettori sulla Nsa (la National Security Agency, agenzia americana dei servizi segreti) e il Gchq britannico (Government Communications Headquarters, segmento dei servizi segreti britannici) che secondo quanto dichiarato dalle fonti avrebbero utilizzato videogiochi e software tra i più utilizzati dagli utenti per ricavarne informazioni e dati personali.

Oltre alle applicazioni di Facebook, Twitter, Google Maps, Flikr e LinkedIn, tra le app utilizzate dall’Agenzia per la sicurezza statunitense per estrapolate informazioni sensibili ci sarebbe anche il celebre videogioco di Rovio Entertainment, Angry Birds che con oltre un miliardo di download è uno dei giochi per smartphone e tablet più utilizzati. Le ultime notizie diffuse dai noti quotidiani, basate sulle rivelazioni di Edward Snowden, confermerebbero quindi che buona parte degli inglesi e degli americani sono stati spiati. Rovio Entertainment, la società finlandese che ha prodotto Angry Birds afferma di non sapere nulla della vicenda e che non ha mai collaborato con i servizi segreti americani. Le rivelazioni di Snowden affermano che grazie all'incrocio dei dati ottenuti dalle app spiate da Nsa e Gchq, i servizi segreti, oltre al sesso, lo stato civile o l’esatta posizione del giocatore sono riusciti addirittura a ricostruire l’orientamento politico delle persone intercettate.

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