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Opinioni

Xbox One, la video recensione della next-gen targata Microsoft

La next-gen di Microsoft ha da poco debuttato nel mercato italiano e finalmente abbiamo potuto testare con mano le sue potenzialità. Meno potente e più costosa della PS4, la console made in Redmond punta a rivoluzionare il concetto stesso di intrattenimento domestico, ma mantiene le promesse fatte?
A cura di Dario Caliendo
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Nel corso degli anni, l'Xbox ha subito radicali cambiamenti. Nel 2008 la "New Xbox Experience" ha introdotto una nuova interfaccia, gli avatar personalizzati, le chat che supportavano fino ad otto giocatori e lo streaming con Netflix (per la prima volta su una console). Nel 2010 è stato introdotto il primo Kinekt, e la sua integrazione con la console mediante l'utilizzo di voce e gesti ha rivoluzionato di nuovo la piattaforma. E mentre l'Xbox 360 veniva aggiornata e rivoluzionata con l'introduzione di nuove features, gli ingegneri di Microsoft erano a lavoro (in parallello) sulla One, una console che segue la scia della 360, ma che spera di diventare (di nuovo) il centro dell'intrattenimento domestico nell'era post tablet e smartphone.

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Chi ha utilizzato un Xbox 360 con il Kinect, ritroverà nella nuova Xbox One tante delle funzionalità già viste in passato. La neonata in casa Microsoft rinchiude un concentrato di tecnologia ed intrattenimento che, almeno sulla carta, attualmente non ha concorrenti (a li vello di integrazione e dinamicità del software) e che introduce una serie di funzionalità teoricamente in grado di rivoluzionare davvero l'home entartainment. Ma tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare.

DESIGN

Una cosa è certa, Il design squadrato e minimalista è stato studiato per far mimetizzare la console di Microsoft con gli altri dispositivi presenti nel vostro salotto. E ci riesce anche, più o meno.
Quelli di Microsoft sicuramente non hanno voluto badare a spese, almeno in termini di dimensioni: la nuova console di Redmond è sensibilmente più grande rispetto alla concorrente PlayStation 4, ma considerando il fatto che la 360 nel corso del suo onorevole cammino ha subito diversi restyling che l'hanno resa più slim, sono sicuro che l'Xbox One percorrerà la stessa strada e che, tra qualche anno, la vedremo con un design più contenuto ed accattivante.

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Se la console riesce, in un certo senso, a mimetizzarsi con i dispositivi presenti nel salotto, non possiamo dire lo stesso del nuovo Kinect che, nella nuova versione, è diventato ancora più grande del precedente e la sua forma perfettamente squadrata di certo non lo fa passare inosservato. Insomma la nuova Xbox One è bella (o almeno a me piace), è silenziosa ed è potente, ma se state cercando "compattezza" di certo non è la console che fa per voi.

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CIAO CIAO ANALOGICO

Proprio come abbiamo visto sulla PS4, con l'Xbox One Microsoft ha totalmente abbandonato le uscite video analogiche: nel retro della console infatti, troverete esclusivamente l'uscita HDMI e l'uscita audio ottica digitale, affiancate da una porta gigabit Ethernet che fa da supporto al modulo WiFi integrato nel sistema che, seppur non supporti ancora le reti veloci 802.11ac, riesce a connettersi anche a network a 5GHz.

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Una caratteristica unica della console di Microsoft è l'HDMI IN, studiato per rendere possibile l'integrazione della TV ma che in effetti funziona con qualsiasi dispositivo dotato di questa connettività. Se rimpiangete la mancanza di retrocompatibilità con i vecchi giochi di Xbox 360 e sperate di poter collegare la vostra vecchia console all'Xbox One devo darvi una brutta notizia: a funzionare funziona, ma il passaggio tra l'HDMI IN e l'HDMI OUT comporta un sensibile lag, che rende praticamente impossibile giocare.

Ci sono anche tre porte USB 3.0, che attualmente sono utili solo per ricaricare i dispositivi e connettere il Killer Instinct Fightstick di MadCatz, ma che in futuro saranno sicuramente utili per l'utilizzo degli accessori di nuova generazione che sicuramente avranno bisogno di connessioni ad alta velocità.

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Infine, udite udite, reduce dalla sconfitta del suo HD DVD, Microsoft è stata "costretta" ad integrare un drive BluRay nella sua One, soprattutto perchè ogni gioco occupa circa 50GB ai quali vanno aggiunte le varie patch e gli aggiornamenti, che però verranno installati sull'hard disk integrato da 500gb che, almeno al day one, non potrà essere espanso con un HD esterno.

 IL CONTROLLER

In effetti Microsoft si è trovata costretta a ridisegnare il gamepad, forse una delle caratteristiche della Xbox 360 universalmente apprezzata da tutti. Ho sempre considerato il controller di Xbox 360 perfetto, e non mi sarei scandalizzato se quelli di Redmond avessero proposto un sistema di controllo simile al precedente. In un certo senso è cosi: sono stati introdotti dei lievi miglioramenti ai trigger che ora dispongono di un motorino per aumentare la sensibilità di gioco, è stato modificato il pad digitale (che ora è diventato una croce) e i thumbsticks sono più piccoli e precisi. Si tratta di un ottimo controller, molto comodo e relativamente leggero, la cui ergonomia non stanca assolutamente mani e polsi, anche dopo ore di gioco intenso.

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Sul nuovo controller è stato spostato l'alloggiamento per le batterie, che continuano ad essere due stilo AA e che, nel caso in cui fossero ricaricabili, non possono essere ricaricate direttamente con il controller tramite la connessione alla console. Per poter utilizzare delle batterie ricaricabili quindi sarà necessario essere muniti di un caricatore esterno, oppure acquistare il Play and Charge Kit, che risolverà i vostri problemi.

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Ma quello dell'autonomia delle batterie deve davvero essere l'ultimo dei vostri pensieri: con il nuovo controller il consumo energetico è stato sensibilmente ridotto, e la vita delle batterie stilo usa e getta è sicuramente diventata più longeva rispetto a quella alla quali eravamo abituati con Xbox 360 e tutto grazie al Kinect: il sensore ottico si renderà conto di quando verrà utilizzato il gamepad e, ad esempio, nel caso in cui stiate guardando un film o appoggiate il controller a terra o su una superficie inquadrata dalle telecamere del Kinect, la console attiverà una modalità di basso consumo energetico che farà aumentare sensibilmente la vita delle batterie.

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LA CONSOLE

L'Xbox One non è una console semplice. Dopo aver connesso la console alla TV, collegato il cavo del decoder TV, il Kinect e connesso il gamepad wireless, bisognerà aspettare ancora molto prima di poterla utilizzare in tutto il suo splendore. La prima cosa necessaria, è il download di una patch di aggiornamento obbligatoria al day one, successivamente si dovrà effettuare il login (o la registrazione) ad Xbox Live ed aspettare che la console installi il gioco, prima di poterci effettivamente giocare. E non è tutto, tutte le funzionalità estese tanto pubblicizzate da Microsoft vanno scaricate: Skype, il video sharing, addirittura il player Bluray non sono installati nativamente nella console, ma vanno installati manualmente (e gratuitamente) tramite il Microsoft Store.

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La lacuna più pesante è l'interfaccia utente. Mentre PS4 offre un menu pulito e molto intuitivo, l'interfaccia a blocchi (che abbiamo già conosciuto con Windows 8) presente su Xbox One richiede qualche istante per entrarci in confidenza. Inoltre, ci sono tantissime opzioni alle quali si può accedere solo tramite il tasto Menu presente sul controller (come ad esempio la disinstallazione dei giochi) e l'organizzazione a Live Tiles può rendere la dashboard della console sin troppo confusionaria.

Lo stesso problema affligge il Microsoft Store, che però ha subito un enorme cambiamento rispetto alla versione presente su Xbox 360. Il negozio virtuale è molto più veloce e fornito rispetto a quello al quale siamo abituati, e ricorda in pieno lo stile già conosciutissimo con Windows 8 e Phone.

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Dopo aver trascorso del tempo con il sistema, ci si rende conto di quanto l'interfaccia ed il Kinekt siano collegati. La gestione della console può essenzialmente avvenire anche utilizzando semplicemente le mani, il problema però è che l'ambiente non è ottimizzato a dovere e manca di guide o tutorial su come sfruttarlo al meglio: nonostante non sia un amante dei tutorial, devo ammettere che il sistema di controllo tramite il Kinect potrebbe risultare complesso, soprattutto ai meno esperti che potrebbero trovarsi costretti ad utilizzare il pad per riuscire ad effettuare determinate operazioni.

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E' indubbio che Microsoft voglia puntare sul comando vocale. Il Kinect è praticamente sempre attivo e permette di accendere la console semplicemente utilizzando la voce, purtroppo però il riconoscimento vocale non è sempre perfetto e la tipologia dei comandi relativi al controllo del sistema non è standardizzato: con il comando "Xbox On" è possibile accendere la console, il che tende a far intuire che "Xbox Off" la spenga, ma non è così. Per l'avvio dei giochi inoltre, è essenziale pronunciare il titolo per intero, quindi nel caso di nomi complessi come "Ryse: Son of Rome" non sarà sufficiente pronunciare solo "Rise". Inoltre, se si pronuncia "Xbox" durante il gioco, comparirà un elenco abbastanza invasivo che vi permetterà di capire cosa potete controllare con la vostra voce, ma che rischia di distrarvi dal gioco.

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Un'altro problema che abbiamo riscontrato nell'utilizzo dei comandi vocali in ambienti rumorosi e con più persone, è che il sistema non riesce a riconoscere chi ascoltare e chi no, il che lo rende praticamente inutilizzabile se si è ad esempio con amici (che inevitabilmente discutono tra loro) e si vuole comandare la console con la voce.

A parte questi piccoli problemi di gioventù, funziona davvero. In realtà il modo più veloce per navigare nell'interfaccia di Xbox One è usare la voce. Le limitazioni relative ai comandi vocali che abbiamo conosciuto su Xbox 360 sono praticamente sparite ed è finalmente possibile comandare la nuova console in tutte le sue funzionalità, che siano legate ad un gioco oppure alla gestione delle televisione.

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Il Kinect rende possibili diverse piccole features della console. I profili degli utenti vengono automaticamente assegnati in base al riconoscimento facciale. E0 una funzionalità davvero incredibile che lascia stupiti: in pratica, grazie al riconoscimento biometrico l'Xbox One non solo si rende conto che un giocatore impugna il pad, ma riconosce anche la persona ed attiva automaticamente il profilo collegato. Fantastico.

XBOX LIVE

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Per anni Xbox Live è sempre stato il punto forte di Microsoft, ma i recenti miglioramenti attuati da Sony nel suo PlayStation Network hanno permesso di colmare sensibilmente le differenze tra le due console. Per continuare ad essere in vantaggio sulla concorrenza, Microsoft ha dedicato 300.000 server al servizio, che va ben oltre al semplice multiplayer online, e gestisce tutta una serie di funzionalità cloud-based davvero molto interessanti. E' una strategia davvero importante, anche se sono convinto che per ottimizzarne a pieno l'utilizzo ci vorrà del tempo.

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Inoltre Microsoft ha aumentato il limite degli amici che è possibile aggiungere sul network, portandolo a 1000 ed introducendo una novità che potrà interessare a molti: i seguati. A differenza di quanto accade sul PlayStation Network, dove per conoscere i progressi di un giocatore è necessario che venga accettata la richiesta di amicizia, ora su Xbox Live anche un perfetto sconosciuto potrà seguire le vostre avventure, proprio come accade su Twitter.

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Importanti novità anche per il sistema di matchmaking di Xbox Live. Microsoft ha promesso di migliorare sensibilmente il gioco online grazie ad un algoritmo chiamato "Smart Match" che, proprio come lascia supporre il nome, dovrebbe riuscire non solo a velocizzare la creazione di partite online, ma anche ad ottimizzare le partite stesse. Ma non finisce qui, qualora foste in party xbox ed un vostro amico dovesse iniziare una partita, Smart Match vi inviterà automaticamente a giocare. E' un piccolo miglioramento all'esperienza utente di Xbox Live, ma è comunque un particolare che potrebbe semplificare e migliorarne l'utilizzo.

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Molto deludente invece è il totale abbandono della condivisione con i social network, soprattutto in vista della possibilità di registrare le proprie partite, che potranno essere automaticamente condivise esclusivamente mediante l'utilizzo di Sky Drive, il servizio cloud di Microsoft: per condividerle su Facebook o YouTube sarà necessario scaricarle con il computer ed eseguire l'upload manuale.

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Inoltre manca la possibilità di condividere il gioco in diretta con Twitch. I più informati sapranno che in effetti Microsoft è stata la prima ad annunciare la compatibilità con il servizio, ma a quanto pare si è fatta superare da Sony che, a differenza dell'azienda di Redmond, fornirà la piena compatibilità sin dal Day One. Insomma, tutti quelli che vogliono condividere in diretta una partita con l'Xbox One, non potranno farlo subito ma dovranno aspettare un aggiornamento futuro. E' davvero un controsenso, soprattutto considerando che le killer feature della console Microsoft risiedono proprio nella quantità (e nella qualità) dei servizi satelliti al vero e proprio gaming.

E' comunque possibile registrare e condividere clip di gioco tramite SkyDrive e fare tutto tramite il comando vocale: è semplicemente necessario dire "Xbox, registra" e gli ultimi 30 secondi di gioco verranno caricati nel cloud di Microsoft, tramite il quale potranno essere rivisti e scaricati. Per i clip più lunghi (che hanno una durata massima di cinque minuti) si dovrà utilizzare un'applicazione che dovrà essere scaricata gratuitamente dal Microsoft Market.

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Testa tra le nuvole. Ovviamente Xbox Live si integra totalmente con il cloud. Tutti i progressi, le impostazioni di gioco e persino le impostazioni delle console verranno salvati online, in modo da poter essere accessibili sempre (e da qualsiasi console) ma soprattutto evitando del tutto il rischio di perdita di dati qualora si dovesse rompere l'hard disk o addirittura la console stessa.

OLTRE IL SEMPLICE VIDEOGIOCO

Xbox One diventerà il fulcro del vostro intrattenimento domestico, o almeno questo è quello che spera Microsoft. In realtà non è tutto oro quel che luccica e la cosa avrebbe un senso se ci si trovasse negli Stati Uniti. In Italia le funzionalità televisive dell'Xbox One si limitano esclusivamente alla pura e semplice visualizzazione della TV, che dovrà essere comunque comandata manulamente tramite il telecomando.

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Tramite un piccolo trucchetto è possibile centratlizzare l'accensione e lo spegnimento di tutti i dispositivi ai quali è connessa, ma la totale assenza di OneGuide in Italia, rende praticamente impossibile la gestione dei canali televisivi: in soldoni, noi poveri italiani dobbiamo dimenticarci (almeno per il momento) di poter cambiare i canali televisivi semplicemente utilizzando la voce. E' essenzialmente una limitazione software che speriamo Microsoft colmi quanto prima, ma ad oggi la console di Redmond arriva in Italia davvero molto limitata, soprattutto considerando il fatto che la sua killer feature che avrebbe dovuto darle una marcia in più rispetto alla PS4 non è utilizzabile.

CONCLUSIONI

Dopo la presentazione, molti hanno criticato la scelta di vendere la console inseparabilmente al sensore Kinect, che ne ha fatto aumentare il prezzo di vendita di 100 euro rispetto a PlayStation 4, nulla di più sbagliato. In realtà, vendere l'Xbox One senza Kinect è come vendere un'automobile senza sterzo. Il sensore ottico è parte integrante della nuova console di Microsoft ed una volta ottimizzati gli attuali problemi di giovinezza, l'accoppiata sarà vincente.

Come detto più volte, il Kinect non è assolutamente perfetto, anzi. E' palese che ad oggi il suo sviluppo sia solo agli inizi e la mancanza del supporto ottimizzato delle gesutre o il riconoscimento vocale non del tutto perfetto ne sono un esempio. Ci sono inoltre alcune features pubblicizzate dall'azienda di Redmond nel giorno della presentazione che al day one non saranno presenti, lo streaming su Twitch per dirne una, ed attualmente l'integrazione totale con il sistema televisivo in Italia è assente.

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La marcia in più della console rispetto alla concorrenza è chiara. L'integrazione dei comandi vocali (soprattutto in game) è davvero comodissima, e la possibilità di avviare le applicazioni durante il gioco è una funzionalità che mi piacerebbe vedere su tutte le console. Il grande errore di Microsoft è stato segnato dalle repentine modifiche relative all'SDK, che hanno reso per le software house praticamente impossibile sviluppare giochi pienamente ottimizzati per il day one (basti pensare ad i problemi di framerate ed alla risoluzione più bassa di alcuni titoli che, ripeto, dipende solo da una scarsa ottimizzazione).

L'Xbox One è un mix incredibile di software ed hardware che indubbiamente potrebbe rivoluzionare il concetto di ciò che ci aspettiamo da una console, ma soprattutto il concetto di intrattenimento domestico. Almeno al momento del day one sicuramente va promossa, ma con riserva. Se Microsoft riuscirà ad ottimizzare il Kinect ed introdurrà anche in Italia tutte le funzionalità avanzate che ha tanto pubblicizzato, sono convinto che utilizzando la nuova console ci si potrà davvero in un certo senso sentire nel futuro. Ci si potrà sentire nella next-generation.

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