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Skylanders: Imaginators, il videogioco che fonde il reale con il virtuale

Dal digitale al virtuale e ritorno. Con il nuovo capitolo la saga sembra aver trovato un equilibrio non solo tra reale e virtuale, ma soprattutto tra la volontà di imporre i propri personaggi e l’idea di consentire ai videogiocatori, in particolar modo quelli giovanissimi, di crearsene di propri.
A cura di Marco Paretti
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Dal digitale al virtuale e ritorno. Se da un lato la serie Skylanders ha sempre spinto l'idea dell'interazione tra reale  e virtuale attraverso statuette fisiche in grado di prendere vita sullo schermo, dall'altro doveva forse ancora trovare un equilibrio tra le due cose, soprattutto visto il pubblico di riferimento: giovani videogiocatori che, di fronte a personaggi così caratterizzati, non vedono l'ora di crearsene di nuovi. Nasce così l'idea di Skylanders: Imaginators, "dai disegni inviati dai fan fin dal primo episodio della serie" racconta a Fanpage.it Jeff Poffenbarger, Senior Executive Producer di Toys For Bob.

Con il nuovo capitolo la saga sembra aver trovato un equilibrio non solo tra reale e virtuale, ma soprattutto tra la volontà di imporre i propri personaggi e l'idea di consentire ai videogiocatori, in particolar modo quelli giovanissimi, di crearsene di propri. "Volevamo dare la possibilità a chiunque di realizzare i propri Skylanders, i propri eroi" continua Poffenbarger. Il risultato è rappresentato da un episodio che ricalca fedelmente le caratteristiche più apprezzate dei vecchi episodi, ma inserendo un elemento che, di fatto, rivoluziona la formula del gioco: speciali cristalli che, una volta posizionati sulla base dotata di tecnologia NFC, consentono di creare il proprio Skylander da zero.

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L'editor è semplice ma piuttosto dettagliato e consente di selezionare le singole parti del corpo personalizzandole a piacimento sia come forme che come dimensioni e colori. Le combinazioni, ovviamente, sono migliaia e in grado di soddisfare la maggior parte dei giocatori più giovani, che potranno ovviamente scegliere anche la tipologia di guerriero e le sue abilità. I cristalli, da acquistare separatamente come le statuette, rappresentano invece l'elemento naturale dello Skylander e hanno la doppia funzione di "racchiudere" il personaggio appena creato. Similmente a quanto accade con le statuette, infatti, una volta creato il proprio Skylander questo sarà "salvato" all'interno del cristallo fisico e potrà essere utilizzato nelle partite future e persino sulle console degli amici.

Una novità potenzialmente rivoluzionaria per il target del gioco, che di certo apprezzerà la possibilità di personalizzare a piacimento i protagonisti del gioco. È proprio questo l'aspetto che ha convinto gli sviluppatori a, di fatto, allontanarsi leggermente dall'approccio avuto finora nei confronti della serie, preferendo un forte elemento digitale (il personaggio creato nel gioco) a discapito di quello reale (la statuetta, sostituita da un "semplice" cristallo). Saranno comunque disponibili nuove statuette fisiche, per lo più appartenenti ai cosiddetti Sensei, Skylanders incaricati di proteggere il mondo e tra cui i giovani videogiocatori ritroveranno anche vecchi cattivi della serie convertitisi al lato buono. "Perché in fondo i più giovani apprezzano di più il lato oscuro, lo trovano più interessante" spiega Poffenbarger. La serie Skylanders riparte quindi da due: Imaginators e Battelcast, un gioco di carte collezionabili per tablet e smartphone che prova a sfidare Hearthstone con l'accoppiata reale/virtuale. Imaginators sarà disponibile a partire dal 14 ottobre su PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 3, Xbox 360 e Wii U.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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