0 CONDIVISIONI
Opinioni

PSN Gate: Sony pronta a pagare 15 milioni di dollari

In seguito all’attacco hacker del 2011 e conseguente furto di dati, Sony ha raggiunto un accordo preliminare che la vedrebbe pronta a pagare 15 milioni di dollari ai suoi utenti. Il risarcimento, risultato di una lunga class action, verrà liquidato sotto forma di contenuti disponibili sul PSN.
A cura di Marco Paretti
0 CONDIVISIONI
PSN Gate

Era l'aprile del 2011 quando un enorme attacco hacker colpì i server Sony in seguito ad una falla nella sicurezza, un disastro che finì su tutti i giornali e che svelò la fragilità di un sistema che, in teoria, doveva essere blindassimo. Durante l'attacco, infatti, vennero rubati nomi, indirizzi e numeri di carte di credito di ben 77 milioni di utenti. Un danno enorme, capace di sollevare un polverone mediatico gigantesco che nei mesi successivi ha colpito in pieno l'azienda giapponese.
Le scuse di Sony sono arrivate immediatamente e in varie forme, dalla lettera pubblicata sul sito agli inchini in diretta durante le varie conferenze successive all'intrusione, fino al video di scuse del presidente Sony in persona, Howard Stringer. Il PSN Gate ha colpito milioni di giocatori ed è stato solo il primo di serie di attacchi che hanno fatto capire al mondo quanto siano inefficaci gli attuali sistemi di protezione dei dati.

La class action da parte dei consumatori è stata immediata e ha portato, in questi giorni, ad una primo risultato; Sony ha infatti raggiunto un accordo preliminare per un risarcimento di 15 milioni di dollari. Il patteggiamento arriva in seguito ad alcuni tentativi da parte di Sony di rabbonire i propri utenti con svariati giochi gratuiti contenuti nel programma Welcome Back, premi di consolazione che non hanno soddisfatto i videogiocatori né le autorità del Regno Unito, le quali hanno già multato l'azienda costringendola a pagare 250.000 sterline di multa.

PSN Gate

"Se si è responsabili di così tanti dati di pagamento e credenziali di accesso, la sicurezza di questi dati deve essere la priorità" ha affermato David Smith, commissario dell'Information Commissioner's Office "In questo caso Sony ha fallito nel portare a termine questo compito e quando il database è stato preso di mira – sebbene si trattasse di un attacco criminale – le misure di sicurezza non sono state in grado di proteggerlo".

L'accordo stipulato da Sony, il quale deve ancora essere approvato dal giudice, offrirà alle vittime dell'attacco alcuni benefici come videogiochi gratuiti, temi, abbonamenti al Playstation Plus, sottoscrizioni a Music Unlimited e credito da utilizzare all'interno dei servizi dell'azienda.
Gli utenti che non hanno partecipato alla promozione Welcome Back avranno modo di scegliere le proprie ricompense (due per account) fino al raggiungimento del valore massimo fissato a 6 milioni di dollari, mentre chi ha preso parte all'iniziativa potrà scegliere un solo gioco fino al raggiungimento di 4 milioni di dollari. Questo significa che non tutti potrebbero ricevere la propria ricompensa se non saranno svelti nel richiederla. La risposta del giudice è attesa il prossimo 1 maggio 2015.

0 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views