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Opinioni

L’esercito norvegese guida i carri armati grazie ad Oculus Rift

I visori per la realtà aumentata non finiscono mai di stupire, in Norvegia vengono utilizzati per osservare ciò che circonda i possenti corazzati grazie ad un sistema di quattro telecamere. Più manovrabilità e meno rischi per i piloti.
A cura di Marco Paretti
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Oculus Rift Esercito

Presto i visori per la realtà aumentata di Oculus VR ci permetteranno di navigare su Facebook e di esplorare il mondo senza muoverci da casa, ma sapevate che permettono già di guidare i carri armati? Succede in Norvegia, dove l'esercito sta sperimentando l'utilizzo di Oculus Rift per permettere ai guidatori di carri armati di osservare quello che accade intorno all'ingombrante mezzo. Un dettaglio non di poco conto, visto che chi si trova all'interno del corazzato non ha la possibilità di avere una visuale a 360 gradi, ma anzi è limitato dalle poche feritoie e dalla necessità di uscire dal mezzo per guardarsi attorno, cosa che però lo espone a potenziali rischi.
Il sito norvegese TUTV ha però riportato la notizia dell'inusuale sperimentazione tramite un video nel quale alcuni ufficiali dell'esercito spiegano che sul mezzo sono state posizionate quattro telecamere che filmano tutti i lati del carro armato. Il feed video viene poi processato da un computer ed inviato agli Oculus Rift, permettendo al guidatore di avere una visuale completa di ciò che lo circonda.

http://www.youtube.com/watch?v=mfeaNzrBFd8

Parlando del particolare setup utilizzato dall'esercito, il maggiore Ola Petter Odden ha spiegato che questa tecnologia può offrire enormi benefici a chi si trova all'interno di questi corazzati. "Normalmente saresti praticamente cieco all'interno di un carro armato, perché la corazza ti circonda completamente" spiega Odden "Con questo sistema è possibile avere una visuale a 360 gradi proprio come se ci trovassimo sopra il carro. È più stancante per gli occhi, ma è fondamentale quando c'è il rischio di essere colpiti".

Secondo Odden, con Oculus Rift i costi si ridurrebbero drasticamente, la tecnologia di Oculus è infatti incredibilmente più economica rispetto alle telecamere militari utilizzate attualmente. "Chi gioca a titoli di guerra come Battlefield può vedere molto meglio rispetto a chi si trova realmente all'interno di un corazzato" ha aggiunto Daniel Ervik, un membro del progetto "Con il nostro software è possibile aggiungere elementi che prima si trovavano solo nei videogiochi".
Oculur Rift, insomma, sta pian piano uscendo dalla grande ma ristretta cerchia delle applicazioni videoludiche e sta sempre più invadendo vari aspetti della nostra quotidianità, forte dell'acquisizione da parte di Facebook. Resta ancora una tecnologia in via di sviluppo, ma il crescente impegno di tutte queste realtà nel supportare e nel creare nuove esperienze per Oculus Rift ci fanno capire che non si tratta più di una moda di nicchia ma di un qualcosa che presto o tardi – ci piaccia o no – diventerà un elemento fondamentale delle nostre vite.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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