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G! come Giocare, il Salone Internazionale del Giocattolo a Milano: “Il gioco è cibo per la mente”

Si è chiusa con oltre 38.000 visitatori la settima edizione di G! come Giocare, il salone del gioco e del giocattolo che tutti gli anni porta in fiera migliaia di famiglie alla scoperta delle novità del Natale e che si conferma una delle più importanti e frequentate manifestazioni ludiche italiane.
A cura di Marco Paretti
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G come giocare salone internazionale del giocattolo

Ogni anno Milano accoglie una fiera che fa tornare un po' tutti bambini. È G! come Giocare, il Salone Internazionale del Giocattolo, una manifestazione che mette in mostra tutte le ultime novità nel campo dei giocattoli per i più piccoli e non, con un'ampia zona dimostrativa nella quale tutti i visitatori hanno potuto cimentarsi con le proposte messe a disposizione delle aziende partecipanti.
Così, tra giochi da tavolo, marshmallow e videogiochi, i giovani visitatori hanno passato un weekend di svago, mentre i più grandicelli hanno riscoperto gli oggetti che hanno accompagnato la loro infanzia. Tutti presenti, dal Furby al robot Emiglio, dai Geomag al Monopoly.

Più di 100 aziende, tra produttori e distributori del settore, hanno invaso i grandi spazi della fiera con i propri prodotti sotto lo slogan "Il gioco è il cibo per la mente". Una vera e propria enorme stanza dei giochi, che quest'anno non disdegna anche qualche soluzione "smart"; gli occhi del Furby sono ora degli schermi a led, Monopoly si gioca su Xbox e Playstation e i giochi da tavolo più famosi sono accompagnati da applicazioni per tablet che ne ampliano le possibilità.
Il tutto senza dimenticare i cari e vecchi giochi analogici: i Lego, gli album da colorare, le costruzioni e persino un gioco dell'oca di Eataly che punta a sensibilizzare i più piccoli sul tema della nutrizione. L’importanza di un gioco sano, responsabile e capace di contribuire allo sviluppo e al benessere del bambino e della sua famiglia è stato sicuramente un tema centrale nell'organizzazione di questa edizione.
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G come giocare salone internazionale del giocattolo

Il progetto Gioco anch’io ha permesso a bimbi disabili e non, sotto lo sguardo vigile di educatrici e terapiste, di divertirsi insieme a dimostrazione che il gioco deve e può essere inclusivo. Particolare successo ha riscosso la pista di Ghisalandia, la ricostruzione di una strada cittadina nella quale i piccoli guidatori, a bordo di automobiline, motociclette e bicilette, hanno imparato le regole dell’educazione stradale.
Nel piccolo supermercato di Mangiando s’impara!, invece, i piccoli acquirenti di domani hanno potuto imparare come si fa una spesa consapevole e come cucinare “sano” con mamma e papà. Durante la manifestazione è stato inoltre dato spazio anche all’ambiente con le divertenti lezioni di ecologia tenute, nello stand di Remedia, da Capitan Sostenibile, il supereroe che insegna ai più piccoli come smaltire efficacemente i rifiuti e le batterie scariche dei giocattoli.

“L’edizione di quest’anno è stata davvero speciale" ha dichiarato Paolo Taverna, Direttore di Assogiocattoli "Sia per i numeri registrati sia per le tante iniziative che gli espositori hanno saputo creare per far divertire i nostri piccoli visitatori, ma ancor più per la valorizzazione degli aspetti educativi del gioco cha da tempo le aziende associate ad Assogiocattoli stanno promuovendo: il gioco è cibo per la mente”.
La fiera ha chiuso i tre giorni con un rialzo del 17% negli ingressi rispetto alla scorsa edizione, registrando più di 38.000 visitatori dal 21 al 23 novembre. Un grande successo che ancora una volta ha confermato l'importanza di una delle più frequentate manifestazioni ludiche italiane.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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