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Opinioni

Da Metal Slug a Tomb Raider, 9 videogiochi che compiono 20 anni nel 2016

Con una storia così lunga alle spalle, non c’è da stupirsi se nel settore videoludico i compleanni sono sempre dietro l’angolo. Nel solo 2016 saranno davvero molti i titoli che compiranno 20 anni: ecco quelli più famosi.
A cura di Marco Paretti
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Con una storia così lunga alle spalle, non c'è da stupirsi se nel settore videoludico i compleanni sono sempre dietro l'angolo. Nel solo 2016 saranno davvero molti i titoli che compiranno 20 anni e che quindi si sono affacciati sul mercato nel 1996; un'annata importante perché segnava il passaggio da una generazione all'altra e, soprattutto, l'abbandono dei 16-bit in favore delle console più performanti come il Nintendo 64 e la PlayStation (uscita nel 1994). Il 1996 si è rivelato come uno degli anni chiave della storia videoludica e ha prodotto alcune delle serie tuttora amatissime dagli appassionati. Ecco 9 videogiochi usciti nel 1996 che tutti gli amanti del settore hanno amato negli ultimi 20 anni.

Crash Bandicoot

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Un must. Chiunque abbia posseduto la prima PlayStation ci ha giocato almeno una volta nella vita. Amatissimo dai videogiocatori e anche da chi non lo era – chiedete alle vostre amiche se lo conoscono e, sicuramente, ci avranno giocato anche loro – il personaggio creato da Naughty Dog e prodotto da Activision è diventato una delle icone principali della console Sony. Crash Bandicoot rappresenta una delle pietre miliari del genere platform ed è stato caratterizzato da alcuni titoli principali e molti spinoff, salvo poi sparire dalla circolazione. Sono ormai passati 6 anni dalla sua ultima apparizione, ma forse non tutto è perduto: Crash Bandicoot potrebbe tornare presto.

 Diablo

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Un successo composto da soli tre capitoli, ma sviluppati con così tanta cura da essere diventati delle leggende per i videogiocatori. Visuale isometrica, tante classi, orde di nemici da schiacciare e le immancabili ampolle rosse e blu che stavano ad indicare vitalità e mana. Sviluppato da Blizzard, il brand Diablo ha sempre appassionato milioni di videogiocatori in tutto il mondo, diventando uno dei giochi più apprezzati della storia.

Civilization II

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Se il primo capitolo aveva avuto successo, il secondo episodio consacrò la serie Civilization come una delle simulazioni più amate dai videogiocatori. Ad una prima occhiata può sembrare semplice e arretrato, ma in realtà la visuale isometrica – oltre a rendere il tutto più pulito e fruibile – nascondeva un titolo profondo e dalle meccaniche impensabili per l'epoca. Tanto che ad oggi la serie continua a dettare legge nel settore dei gestionali.

Duke Nukem 3D

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Uno dei primi esponenti del genere degli sparatutto in prima persona. Dopo DOOM, Duke Nukem è la serie che per prima ha placato la voglia di sparare a più non posso dei giocatori. Come suggerisce il nome, il gioco si ispirava a DOOM per offrire una visuale in prima persona con la quale esplorare ambienti tridimensionali. Chiunque ha posseduto un PC ci ha giocato almeno una volta. Naturalmente nascondendosi dai genitori: la serie è tuttora famosa per contenere volgarità, nudità e un grande numero di oscenità.

Metal Slug

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A meno che non abbiate passato l'infanzia rinchiusi in un bunker antiatomico, prima o poi vi sarete scontrati con la serie Metal Slug. A casa, su console, su smartphone o nell'immancabile cabinato dell'oratorio, campeggio o bar: Metal Slug è semplicemente LA saga di sparatutto a scorrimento orizzontale più amata. D'altronde nel 1996 i cabinati spadroneggiavano ancora e Metal Slug era tra i titoli più conosciuti anche in occidente, grazie a meccaniche di gioco semplici e immediate e una grafica accattivante. Da quell'anno sono usciti un numero enorme di seguiti e spinoff.

Pokémon Rosso e Verde

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Sui Pokémon c'è poco da dire. Nel 1996 uscirono in Giappone le versioni Rosso e Verde (in occidente arrivarono con i nomi Rosso e Blu) che generarono un fenomeno ancora oggi enorme. I "Pocket Monsters", abbreviato in Pokémon, non sono solo anime di successo, ma anche e soprattutto una serie videoludica che negli anni non ha mai perso il suo smalto, proponendo meccaniche profonde ma facilmente assimilabili anche dai più piccoli. Dopo anni passati tra console portatili – vera casa della serie – e divagazioni su altre piattaforme, i Pokémon sono approdati su Nintendo 3DS con il primo, riuscito, episodio in tre dimensioni.

Resident Evil

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L'horror nei videogiochi si chiama Resident Evil. Poco possono i cloni meglio riusciti; la serie di Capcom ha sbancato in tutto il mondo e continua ancora oggi a raccontare storie terrorizzanti con meccaniche orientali che riescono comunque ad appassionare anche i videogiocatori occidentali. Può sembrare strano nell'epoca dei videogiochi iperrealisti, ma, nonostante la grafica pixellosa, Resident Evil spaventava. Eccome se lo faceva. Nessuno, ci scommettiamo, potrà mai dimenticare i cani che saltavano fuori dalle finestre. Buonanotte.

Tomb Raider

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Se è vero che esistono tanti personaggi legati alle singole piattaforme da gioco, solo pochi possono fregiarsi di essere diventati icone dell'intero settore videoludico. Lara Croft è una di queste. La giovane avventuriera, che quest'anno è tornata con un riuscitissimo episodio, ha iniziato le sue esplorazioni proprio nel 1996. Negli anni la serie ha stupito, appassionato e deluso (ma solo con alcuni episodi poco ispirati), arrivando persino a porre le basi di altri capolavori. Come Uncharted, che a Tomb Raider deve molto.

Super Mario 64

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Il primo Super Mario in tre dimensioni non è roba da poco. Anzi, rappresenta una vera e propria rivoluzione, il simbolo di un cambiamento generale che ha portato il settore videoludico ad abbandonare l'impostazione "piatta" in favore dei 360 gradi. Super Mario 64 fece capire al mondo che il settore era pronto a questo enorme balzo, mettendo nelle mani dei videogiocatori un titolo bello, profondo e divertente. Tanto che, ad oggi, molti giochi non riescono a superare la superba opera del maestro Miyamoto.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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